Psa entra nel terminal Sech, intesa a pranzo. Mancano solo le firme

di Pietro Roth

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Vertice a tavola fra i management dei due gruppi, si attende l'ufficialità

Psa entra nel terminal Sech, intesa a pranzo. Mancano solo le firme
L'accordo, dopo mesi di confronti e trattative, è arrivato nel corso di un lungo pranzo in un noto ristorante genovese del centro città. Per renderlo ufficiale, e quindi dare l'annuncio alla città e al cluster portuale, mancano solo le firme, ma è davvero questione di ore. Psa Singapore, gruppo che a Genova già gestisce quello che tutti conoscono come Vte (Voltri Terminal Europa) e che solo poche settimane fa è stato ribattezzato Psa Genova Pra', è pronta a entrare con un ruolo rilevante, se non determinante, nell'azionariato del Sech, terminal nel cuore del porto storico di Genova che movimenta circa 250 mila teu all'anno e che è guidato dal manager genovese Giulio Schenone, "sopravvissuto" alla rivoluzione che aveva portato le quote del terminal da Gip ad alcuni fondi stranieri. In realtà, Psa Singapore detiene già alcune quote del Sech. Si tratterebbe quindi di un impegno maggiore nella gestione e nello sviluppo del terminal, perché rileverebbe quote che ora sono in mano ai fondi Infracapital e Infravia.