Preziosi sulla ripresa del campionato: "Solo con le giuste condizioni, i giocatori non sono robot"

di Maria Grazia Barile

1 min, 29 sec

"Non possiamo ripartire senza un protocollo comune"

Preziosi sulla ripresa del campionato: "Solo con le giuste condizioni, i giocatori non sono robot"

Mentre si studiano possibili date di ripartenza del campionato e ripresa graduale degli allenamenti, il presidente del Genoa Enrico Preziosi palesa qualche perplessità: "Sembra che si vada nella direzione di ripredere a maggio ma bisogna essere molto cauti, inutile fare previsioni perché ci sono ancora molti morti. Anche se si parla di un numero minore di persone infette, di curva del contagio che scende".

Il numero uno rossoblu, intervistato da Radio Kiss Kiss di Napoli, aggiunge: "E’ evidente che noi prima di mettere in campo i giocatori penseremo alla loro salute e a quella dei dipendenti. I giocatori non sono dei robot. Ci stiamo preparando ad un discorso comune, non può esserci un caso isolato. Non possiamo ripartire senza un minimo di protocollo".

Preziosi concorda sull'idea di terminare la stagione, preservando prima però la salute: "Tutti vorrebbero finire il campionato, anche noi che non abbiamo una classifica che ci conforta. Il Genoa era in netta ripresa, avete visto le ultime partite, pensiamo di poter portare la nave in porto. Il campionato deve riprendere solo se ci sono le condizioni. I calciatori non sono robot. Ci vogliono 3-4 settimane dopo due mesi fermi. Si può pensare di giocare a giugno e luglio. Se partiamo a fine maggio, e credo che alla fine sarà così, vuol dire che avremo giugno e luglio da giocare. Giocando ogni 3 giorni per fare le 12 partite sono due mesi che vanno via. Al di là delle ferie, i giocatori non è che possono fare 12 partite adesso e poi altre 40 la prossima stagione senza fermarsi. Ci vuole anche uno stop per i giocatori. Se è uno stop di 3 giorni è un conto, ma se è di tre settimane, poi bisogna rifare ancora 15 giorni di preparazione".