Presentazione libro CasaPound alla Spezia, chiesa suona campane a morto
di Fabio Canessa
1 min, 43 sec
Il gesto di protesta di don Francesco, oltre 500 in piazza per contestare Peracchini
Le campane della chiesa di Nostra Signora della Salute alla Spezia hanno suonato 'a morto' durante la presentazione di un libro edito da AltaForte, la casa editrice 'espulsa' dal Salone del Libro di Torino perché vicino a CasaPound che si sta svolgendo a pochi metri in una sala pubblica intitolata a un antifascista. Il parroco don Francesco Vannini ha confermato che si è trattato di "un gesto di protesta. Oggi è morto quello spirito che ha pervaso questa città per moltissimi anni".
In questa chiesa, ha detto il prete, "c'è uno spazio che durante la guerra serviva per salvare le persone in difficoltà: soldati inglesi, partigiani e famiglie, ma anche famiglie fasciste che rischiavano il linciaggio dopo la Liberazione". Inoltre la chiesa di Nostra Signora della Salute è un luogo simbolo anche perché "al suo interno - ha detto don Francesco - vive la memoria di don Antonio Mori, parroco dell'epoca che nel 1944 fu arrestato perché contrario al regime fascista". Tra l'altro proprio in quegli spazi è stato a lungo custodito un ciclostile che veniva utilizzato "a giorni alterni da tutti i partiti dell'arco costituzionale, dalla Dc al Pci".
Oltre cinquecento persone sono scese in piazza alla Spezia per manifestare contro l'autorizzazione concessa dal Comune della Spezia alla presentazione del libro, presentazione che si è tenuta in una sala pubblica dedicata alla memoria dell'antifascista Sergio Fregoso.
In piazza Anpi, Arci, Cgil, Pd e tutte le forze di sinistra e civiche, i comitati studenteschi e molti comuni cittadini. Presenti tra gli altri anche i deputati del Pd Andrea Orlando, vicesegretario nazionale, e Raffaella Paita. Le forze dell'ordine hanno tenuto i manifestanti a debita distanza.
"Peracchini dimissioni", "Vergogna, fuori i fascisti dalla mediateca" (la sala dove si stava svolgendo la presentazione del libro di Marco Mori, candidato per CasaPound alle Europee, ndr) e "Fascisti carogne tornate nelle fogne" tra gli slogan lanciati anche contro il primo cittadino. Tra i manifestanti anche i nipoti dell'antifascista Sergio Fregoso, cui è dedicata la mediateca regionale: "Anche nostro nonno Renzo, fratello di Sergio - hanno detto -, a 97 anni avrebbe voluto essere qui per dimostrare la sua indignazione".
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