Porto di Venezia, il terminal Vecon accelera sulla sostenibilità con HVO e energia rinnovabile
di Carlotta Nicoletti
Dal biocarburante HVO all’elettricità green: il terminal PSA Venice – Vecon riduce l’impatto ambientale e punta a zero emissioni

Il terminal container PSA Venice – Vecon compie un passo decisivo verso la sostenibilità ambientale. Dal 1° febbraio 2025, ha adottato il biocarburante HVO per i mezzi operativi e attivato la fornitura di energia 100% rinnovabile, riducendo drasticamente le emissioni di CO2. Un modello innovativo che potrebbe diventare un riferimento per l’intero settore portuale, come riporta Ferpress.
Biocarburante HVO – Il diesel tradizionale è stato sostituito dall’HVO (Hydrotreated Vegetable Oil), un carburante prodotto da materie prime rinnovabili come scarti vegetali e oli esausti. Questa transizione non ha richiesto modifiche ai mezzi del terminal, tra cui reach stacker e carrelli elevatori, e consente una riduzione dell’88,7% delle emissioni di CO2 rispetto al gasolio, secondo la Direttiva UE 2018/2001/EC.
Nuove gru elettriche – Nel 2026 arriveranno le nuove gru E-RTG, che andranno a sostituire gli ultimi due mezzi ancora alimentati a diesel. L’obiettivo è una completa elettrificazione delle operazioni portuali.
Energia rinnovabile – Dal dicembre 2024, il terminal utilizza solo energia proveniente da fonti eoliche certificate, eliminando le emissioni di CO2 legate al consumo elettrico. “Questi risultati dimostrano che è possibile coniugare efficienza operativa e sostenibilità”, commenta Daniele Marchiori, General Manager di PSA Venice – Vecon.
Investimenti per l’energia – L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale ha investito 2,5 milioni di euro per migliorare la rete elettrica e consentire ai terminalisti di acquistare energia sul libero mercato. “Un passo fondamentale per aumentare l’efficienza e favorire l’uso di energie green”, spiega il presidente Fulvio Lino Di Blasio.
Verso un porto sostenibile – L’iniziativa di Vecon dimostra come il settore portuale possa ridurre la dipendenza dai combustibili fossili senza compromettere la competitività. Un esempio che potrebbe ispirare altre realtà logistiche.
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