Porto della Spezia, si punta sulle aree buffer per decongestionare il traffico
di Carlotta Nicoletti
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L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale sostiene la proposta degli spedizionieri: individuare spazi per ottimizzare i flussi e ridurre i tempi di attesa
L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale ha accolto con favore la proposta dell’Associazione degli Spedizionieri della Spezia, guidata da Alessandro Laghezza, per individuare aree buffer a supporto del traffico pesante diretto ai porti di La Spezia e Marina di Carrara. L’obiettivo è decongestionare le vie di accesso agli scali e migliorare l’efficienza logistica, come riporta Ferpress.
Monitoraggio e innovazione – I dati raccolti dall’AdSP attraverso il sistema di tracciamento al Varco Stagnoni hanno evidenziato criticità legate ai tempi di permanenza dei mezzi in porto. Per rispondere a queste sfide, l’ente ha avviato soluzioni integrate che combinano interventi infrastrutturali e strumenti digitali avanzati.
Investimenti e digitalizzazione – Negli ultimi anni sono stati destinati circa 2 milioni di euro a progetti europei e fondi PNRR per la digitalizzazione dell’autotrasporto. Tra le iniziative già realizzate:
•Telecamere intelligenti per monitorare il traffico ai varchi portuali;
•Sistema di rilevamento mezzi per ottimizzare il flusso tra porto e retroporto;
•Piattaforma PCS per migliorare la gestione del trasporto su gomma;
•Preavvisi di arrivo digitali per uno scambio di informazioni più efficiente tra autotrasportatori e terminal.
Nuove aree buffer – Nel 2024 l’AdSP ha avviato uno studio per individuare spazi idonei nei pressi del porto e del retroporto di Santo Stefano di Magra. Alcune aree vicine alla piattaforma intermodale potrebbero essere attrezzate per ospitare container in attesa di imbarco, riducendo il congestionamento e ottimizzando le operazioni logistiche.
Collaborazione tra istituzioni e operatori – “Accogliamo con favore la proposta del presidente Laghezza – ha dichiarato il Commissario Straordinario Federica Montaresi – in linea con le iniziative già avviate sul tema dell’autotrasporto. Individuare aree buffer e potenziare i servizi digitali rappresenta la strategia vincente per migliorare l’efficienza del sistema portuale, in sinergia con enti locali e operatori.”
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