Ponte Morandi, Maestripieri: "Fondo anti-crisi per i lavoratori licenziati"
di Fabio Canessa
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Il segretario della Cisl Liguria: "Da subito incentivi per ricollocare chi ha perso il posto"
"Bisogna dare una risposta a tutte le persone licenziate dal 14 agosto scorso nel territorio dei tre Municipi genovesi più direttamente colpiti. Un modo concreto c’è ed è tecnicamente possibile attraverso un semplice accordo. Anche di questo discuteremo il 6 marzo con la Regione. Bastano poche centinaia di migliaia di euro di quei 15 milioni già a disposizione della Regione Liguria, relativi al fondo anticrisi, che oggi possono essere utilizzati per dare una chance a chi è rimasto senza lavoro a causa del crollo del ponte". Lo dice Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria.
"Da subito si dovrebbero istituire degli incentivi, bonus assunzionali alle aziende che offriranno un’immediata ricollocazione ai lavoratori che sono stati licenziati dopo il 14 agosto - continua il segretario generale Cisl Liguria -. È necessario che le istituzioni trovino il modo per fermare questa emorragia che rischia di lasciare, quando il viadotto sul Polcevera sarà terminato, la vallata deserta e deindustrializzata se non faremo prima qualcosa per invertire la tendenza. Sarà un’ampia area senza lavoro, senza servizi, con molti negozi in meno. Dobbiamo correre subito ai ripari per lanciare concrete misure per il lavoro e per salvare la zona dal declino, che potrebbe essere addirittura velocizzato dai disagi imposti dai cantieri, cominciando subito a progettare il futuro della Valpolcevera".
Per Maestripieri, ulteriori risorse per fermare la crisi post crollo, ma anche per rivitalizzare l’economia genovese e ligure che a monte del tragico evento stava faticosamente cercando di ingranare nuovamente dopo le deindustrializzazioni pubbliche grazie alla portualita’ bisogna anche sfruttare al meglio le occasioni offerte dall’Europa: ”Fondamentali sono i fondi europei per lo sviluppo coi quali incentivare l’insediamento di nuove realtà produttive sia sul territorio colpito direttamente dal crollo, sia sull’intero territorio regionale. Si possono impiegare i fondi dedicati in modo efficace per per aiutare la ricollocazione al lavoro di tutte le persone colpite da licenziamenti collettivi negli ultimi due anni. È urgente farlo”.
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