Ponte Morandi, Autostrade risponde al ministero: "Noi sempre corretti"

di Fabio Canessa

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Arrivata la lettera con le controdeduzioni dopo l'avvio della procedura di revoca della concessione

Ponte Morandi, Autostrade risponde al ministero: "Noi sempre corretti"
E' arrivata al Ministero delle infrastrutture e trasporti la risposta di Autostrade per l'Italia nell'ambito della procedura di revoca della concessione avviata dal Dicastero in seguito al crollo del ponte di Genova. Autostrade ribadisce "la correttezza del proprio operato" e reitera "le riserve ed eccezioni già rappresentate in merito al procedimento avviato". Lo spiega la società stessa in una nota in cui conferma di aver fornito oggi, nel termine assegnatogli dal Ministero, "riscontro alle richieste di chiarimenti formulate dal concedente". Autostrade, si legge nella nota, ha fornito oggi "riscontro alle richieste di chiarimenti formulate dal concedente con le comunicazioni del 16 agosto 2018 e 20 dicembre 2018 e 5 aprile 2019". La società concessionaria, inoltre, "si è resa disponibile ad ulteriori approfondimenti che dovessero essere richiesti". Il Mit aveva prorogato ad oggi (da metà aprile) il termine concesso ad Aspi per rispondere. La lettera, secondo quanto si apprende, è completa di allegati. L'iter legato alla revoca della concessione è scattato con la lettera di contestazione "del gravissimo inadempimento" della concessionaria agli obblighi di manutenzione (ordinaria e straordinaria) legati al Ponte Morandi, inviata il 16 agosto 2018 dal Ministero ad Aspi. La società ha fornito il 31 agosto le proprie controdeduzioni, contestando ogni addebito sul mancato rispetto degli obblighi convenzionali e rilevando l'inammissibilità e l'inefficacia della comunicazione del Mit. Con lettera del 20 dicembre poi il Dicastero ha integrato la lettera di contestazione, chiedendo alla società ulteriori controdeduzioni, assegnando un termine di 120 giorni. Il 5 aprile scorso, infine, il Ministero ha assegnato nuovo termine sino al 3 maggio per rispondere a queste ulteriori controdeduzioni.