Ponte Immacolata, boom del turismo: bene la montagna, tiene la Liguria. Previste code su Aurelia, A10 e SS45
di Stefano Rissetto
Nelle regioni del Nord Ovest, dove rientra la Liguria, il tasso medio di saturazione si attesta comunque sul 72%
Il Ponte dell’Immacolata segna un nuovo avvio positivo per il turismo in Italia: il 72% delle strutture ricettive risulta già prenotato e sono previsti oltre 5 milioni di pernottamenti dal 5 all’8 dicembre. A trainare la domanda sono soprattutto località di montagna (77% di occupazione), città d’arte (75%), aree rurali (73%) e soprattutto le terme, che sfiorano il 90% in alcune destinazioni.
Molto meno brillante invece il quadro delle località costiere, che a dicembre non superano il 61% di occupazione. Nelle regioni del Nord Ovest, dove rientra la Liguria, il tasso medio di saturazione si attesta comunque sul 72%.
La stagione risulta frenata dagli aumenti dei costi dei trasporti: i voli interni hanno toccato rincari fino al +900%, con tratte come Milano–Catania che possono arrivare a costare 600 euro solo andata. Anche i treni registrano picchi di prezzo tripli nei giorni più critici.
Secondo Assoturismo, si tratta comunque di un avvio d’inverno incoraggiante, pur con grandi differenze tra territori. A soffrire sono soprattutto le destinazioni costiere e parte del Mezzogiorno.
Liguria e viabilità: attesi rallentamenti su Aurelia, A10 e SS45 - Sul fronte degli spostamenti, Anas prevede 31,4 milioni di veicoli in movimento in Italia. In Liguria particolare attenzione alla SS1 Aurelia, una delle arterie che vedrà maggior traffico nel weekend lungo, e alla SS45 della Val Trebbia, indicata tra le direttrici del Nord soggette a intensificazione dei flussi. Rallentamenti attesi anche su: A10 Genova–Ventimiglia, soprattutto in uscita dai centri urbani nelle giornate di venerdì e sabato, Vietato il transito ai mezzi pesanti il 7 e l’8 dicembre, dalle 9 alle 22.
Consumi e viaggi: cresce la spesa - Il giro d’affari complessivo del ponte è stimato in 4 miliardi di euro, con 11 milioni di persone in movimento e 3 milioni di pernottamenti tra strutture alberghiere ed extra-alberghiere. Sono 8 milioni gli italiani in partenza, un milione in più del 2024. Il 76% resterà in Italia, prediligendo Trentino-Alto Adige e Toscana, mentre la Liguria non rientra tra le regioni più gettonate per il ponte di inizio dicembre. La maggior parte dei viaggiatori (45%) sceglie un soggiorno di due notti; uno su quattro si concede più giorni. Mercatini, neve e città d’arte restano le attrazioni principali.
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