Pietrarsa, da officina a museo: la storia delle Ferrovie in un volume della Fondazione FS

La Fondazione FS Italiane ha presentato oggi il volume “Pietr’Arsa da officina a museo ferroviario”, una raccolta di documenti, foto e testimonianze sul Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa. A cura del Direttore Generale della Fondazione FS, Luigi Cantamessa, e del professore Stefano Maggi, l’opera celebra il restauro e la valorizzazione di un luogo unico per la storia ferroviaria italiana.

 Fondato nel 1840 per volere di Ferdinando II di Borbone, Pietrarsa fu il più grande opificio del Regno delle Due Sicilie e uno dei primi stabilimenti meccanici italiani. Situato nei pressi della prima linea ferroviaria italiana, aperta nel 1839, lo stabilimento divenne presto un punto di riferimento industriale, attirando l’interesse di personalità illustri, come lo zar di Russia Nicola I e papa Pio IX.

Il volume è suddiviso in tre sezioni: la storia dell’opificio, la conversione in museo e la recente rinascita promossa dalla Fondazione FS. Ogni sezione esplora un periodo significativo della storia del sito, dall’attività industriale, alle prime esposizioni museali, fino all’attuale ruolo come centro di archeologia industriale e cultura ferroviaria.

 Pietrarsa oggi non è solo un museo, ma un simbolo della tradizione ferroviaria italiana. Le locomotive a vapore, diesel ed elettriche esposte rappresentano un percorso di sviluppo tecnico e ingegneristico, che attira migliaia di visitatori e appassionati da tutto il mondo.

 Per celebrare questa storia, il volume è stato pubblicato in quattro edizioni, tra cui una limitata e firmata. Disponibile presso il Museo di Pietrarsa e nelle principali piattaforme online, “Pietr’Arsa” è un’opera che restituisce valore e memoria a un luogo fondamentale per il patrimonio italiano.