Piano Ex Ilva, un forno elettrico a Genova: presto l'incontro fra sindaca Salis e ministro Urso: "Vogliamo capire di più"
di F.S.
La sindaca al convegno sulla siderurgia organizzato da Fiom Cgil: "Garanzie su sostenibilità ambientale e ricaduta occupazionale"
La sindaca di Genova Silvia Salis domani avrà un incontro con il ministro del Made in Italy Adolfo Urso, legato al piano di decarbonizzazione che prevede la realizzazione di un forno elettrico a Cornigliano, in aggiunta ai tre di Taranto.
"Vedrò domani il ministro Urso col quale ha avuto frequenti interlocuzioni in questi giorni. Chiaramente la posizione di Genova è la posizione di una città che vuole capire di più di questo progetto. Vuole capire dove si trova le risorse. Vuole capire quale sarà la ricaduta occupazionale e vuole capire quali sono le garanzie di sostenibilità ambientale di questo progetto" - annuncia la sindaca al convegno organizzato dalla Fiom Cgil "La siderurgia a Genova Quale futuro?" al Tower Hotel dell'aeroporto Cristoforo Colombo.
Durante il convegno, la sindaca ha sottolineato come "il tema di oggi sia un tema molto complesso e molto delicato. Chiaramente la sorte di Taranto, dal quale dipende Genova, è un tema che riguarda tutta la città e non solo Cornigliano, ma voglio dire riguarda tutto il paese. Il governo ha presentato il suo piano per la decarbonizzazione, un piano che parla sicuramente di sviluppo, che parla di nuovi posti di lavoro. Ma un piano sul quale ci sono molte incognite, sulle quali bisogna ovviamente approfondire".
"Chi paga questo investimento? Un investimento che si aggira tra i 5 e gli 8 miliardi. Quindi il primo tema è questo. Secondo tema: quale è la reale ricaduta occupazionale. E poi il tema che sta più a cuore a tutti: la sostenibilità ambientale e sociale di questo progetto - ha sottolineato -. Sono tutti elementi che devono essere verificati. È proprio per questo che credo che sia necessario un tavolo che coinvolga il governo, la regione, il comune, i sindacati e le parti sociali di Genova e del nord Italia che è chiaramente un tema su cui si dibatte molto in questi giorni nella suddivisione dell'indipendenza da quello che succede al Nord a quello che succede a Taranto".
Secondo il sindacato Fiom Cgil, "un forno elettrico significa a Genova potenzialmente dai 600 agli 800 lavoratori, di fatto il raddoppio degli addetti dell'impianto genovese. Uno sviluppo dal punto di vista occupazionale e sulla qualità del lavoro. Ovviamente in una fase come questa dove la tecnologia, ed è oggi il senso di questo convegno, permette impianti assolutamente ecocompatibili in aree urbane e costiere esattamente come accade in tanti altri posti in Europa" - ha detto il segretario generale del sindacato genovese Stefano Bonazzi
"Noi pensiamo - continua Bonazzi - che ci possa essere un futuro notevole per la siderurgia genovese. Un futuro importante che parta dagli attuali impianti e possa avere un elemento di sviluppo significativo con la questione legata al forno elettrico. Forno elettrico che per la prima volta, da ieri, entra in un piano bollato dal governo. Quindi da oggi quella discussione che fino a ieri era una discussione accademica sulle possibilità, oggi diventa qualcosa di concreto".
Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci sul canale Telenord, su Whatsapp, su Instagram, su Youtube e su Facebook.
Condividi:
Altre notizie
Ponte Immacolata, boom del turismo: bene la montagna, tiene la Liguria. Previste code su Aurelia, A10 e SS45
05/12/2025
di Stefano Rissetto
Forum rigenerazione, Musso presidente aeroporto Genova: "Il rinnovo sarà completo per fine 2026"
03/12/2025
di Carlotta Nicoletti
Forum Rigenerazione, Astengo (Confedilizia Savona): "Affitti brevi e rigenerazione urbana vanno insieme"
03/12/2025
di Carlotta Nicoletti
Genova, Fondazione Carige sostiene l'umanesimo digitale del Liceo D'Oria
03/12/2025
di Redazione
