Tra Nashville e Leivi nasce "Pianissimo", l'album di Henry Carpaneto

di Redazione

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Il secondo lavoro del pianista ligure con i grandi bluesman americani prodotto da Tony Coleman su tutte le piattaforme musicali

Tra Nashville e Leivi nasce "Pianissimo", l'album di Henry Carpaneto

A distanza di 6 anni da "Voodoo Boogie", nato dopo un fortunato tour americano, Henry Carpaneto torna con il secondo album solista. "Pianissimo" ha una doppia valenza: come aggettivo è un superlativo assoluto, una qualità al massimo grado che associato al pianoforte, ne rimarca l'intensità più tenue. Quell'elogio alla lentezza come processo che richiede il giusto tempo di maturazione. L'album in uscita su tutte le piattaforme musicali racchiude 12 brani, di cui 9 inediti e tre standard di pura energia.

"La matrice è il blues -spiega Henry Carpaneto- ideale 'fil rouge' alla varietà di suoni che contaminano il disco che ha una grande anima black music: lo swing, il rhythm and blues, il funk e il jazz". Un album prodotto tra America e Italia, Nashville e Leivi (GE), grazie al lavoro di produzione realizzato con Tony 'TC' Coleman, per oltre 30 anni batterista dell'indimenticato B B King, e registrato, mixato ed editato da Raffaele Abbate negli studi della OrangeHomeRecords.

"Quando ho sentito per la prima volta Henry al piano, non pensavo fosse un musicista italiano -dice Coleman- avevo la sensazione che si trattasse di un musicista black". Suonano dentro Pianissimo, oltre alla band made in Italy, anche: Waldo Weathers (James Brown Band), Lucky Peterson, Varney Green, Rod Allen, Freddie Holt, Josh Harner.. Un disco da scoprire, anche per veri intenditori.