Peste suina, manifestazione a Masone al passaggio della Milano-Sanremo

di Redazione

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Comitati e movimenti spontanei si sono dati appuntamenti domattina alle ore 11.30 in piazzale Isolazza per chiedere aiuto al Governo dopo due mesi di limitazioni

Peste suina, manifestazione a Masone al passaggio della Milano-Sanremo

Comitati e movimenti spontanei composti da escursionisti, bikers, agricoltori, albergatori, ristoratori, titolari di attività commerciali ed economiche, cacciatori, pescatori, aziende zootecniche e della filiera del legno forti dell'appoggio delle amministrazioni comunali ( 36 liguri e 78 piemontesi) e della Regione Liguria si sono dati appuntamento domani sabato 19 marzo dalle ore 11:30 presso il piazzale Isolazza nel Comune di Masone per fare arrivare al Governo la richiesta di aiuto che con forza si leva dai territori dell'Appennino Ligure e piemontese che dal 7 gennaio fanno i conti con le limitazioni introdotte dai provvedimenti adottati nella gestione della peste Suina africana.

Trascorsi ormai più di 2 mesi dall'adozione dei primi provvedimenti nazionali non è ancora arrivata un'adeguata risposta da parte del governo centrale rispetto ad una situazione sanitaria che non può essere Affrontata con mezzi e risorse ordinarie e a discapito dei territori in cui è stata riscontrata.
Con questa iniziativa di protesta senza voler compromettere lo svolgimento di una storica manifestazione sportiva come la Milano Sanremo, affermano gli organizzatori, ci auguriamo che a livello nazionale venga compresa l’esigenza di riempire di contenuti il decreto legge in fase di conversione e i provvedimenti di nomina del Commissario straordinario all'emergenza con adeguate risorse economiche e la possibilità di derogare alle normative vigenti che consentono di affrontare efficacemente la situazione in direzione del depopolamento dei cinghiali e dell'eradicazione della malattia.
Dopo 2 anni di covid e alle porte della Primavera 2022 e della Pasqua, il protrarsi dell'impossibilità di svolgere le attività di fruizione dell'entroterra comporterebbe la morte definitiva di tutto il tessuto socio-economico attorno al quale si regge la tenuta dell’entroterra.

(nella foto uno dei nuovi cartelli sistemati dall'organizzazione della corsa  in località Il Poggio)