Pesca “salata”, Viviani: “Il costo degli ormeggi salito del 700 per cento”

di Antonella Ginocchio

La denuncia del parlamentare della Lega, firmatario di emendamenti per chiedere lo stop del provvedimento

Una mazzata per i pescatori. Un aumento del 700 per cento dei canoni demaniali, che colpisce direttamente chi ormeggia.  

"E’ stato il “decreto agosto” a sancire questo aumento: si passa da 380 euro annui a 2500”, ha spiegato a Telenord l’’onorevole Lorenzo Viviani, capogruppo  della Lega in seno alla Commissione agricoltura e pesca della Camera, che sulla vicenda ha ingaggiato una vera e propria battaglia. “Abbiamo cercato di ostacolare questo rincaro e di agire anche con la legge di bilancio, ma finora è stato inutile”, ha ribadito i parlamentare, spiegando che però ora ci riprova. “Abbiamo presentato due emendamenti che andranno in approvazione con il decreto Milleproroghe – ha detto Viviani – faremo di tutto perché gli emendamenti passino”.

Si tratta di un colpo durissimo per i pescatori  già messi a dura prova dalla pandemia e da ristori che stentano ad arrivare, come ha avuto modo di spiegare il parlamentare.  E il caro concessioni ovviamente non colpisce soltanto loro, ma anche altre categorie, tra le quali quella dei mitilicoltori.

“E’ chiaro che questo enorme aumento incide soprattutto sul su chi esercita da solo questa professione, mentre chi lavora in forma associata riesce a reggere con più forza all’impatto”, ha ribadito  Viviani, ricordando che la tassa si paga per ogni singolo ormeggio

Il rischio è che ora  molti pescatori tirino i remi in  barca e non solo in senso figurato.

Intanto, in attesa di un provvedimento che cancelli il rincaro, moti pescatori sperano che i Comuni non siano “fiscali” sui tempi di riscossione della tassa.