Pd a confronto sulle nomine, Canessa rischia di restare fuori da tutto. Caputo e Villa in pole per i ruoli chiave
di Matteo Cantile
Tra ieri e oggi le due riunioni decisive, domani il primo consiglio comunale dell'era Salis

Le scelte post-voto del Partito Democratico rischiano di mietere – come minimo – una vittima eccellente: Vittoria Canessa Cerchi, astro nascente della minoranza dem, potrebbe infatti restare con il cerino in mano. Messa sul tavolo per incarichi prestigiosi – potenziale presidente del Consiglio comunale o capogruppo in Sala Rossa – oggi appare priva di opzioni concrete.
Equilibri – Le tensioni derivano dai delicati rapporti interni al partito, tra maggioranza (più o meno ortodossa) e minoranza. Canessa fa parte di quest’ultima, avendo appoggiato la mozione Bonaccini all’ultimo congresso, insieme a nomi di rilievo del Pd. Questa “macchia”, dettata esclusivamente da considerazioni di forza politica, potrebbe renderle inaccessibili tutte le opportunità.
Capogruppo – In una prima riunione avvenuta ieri i consiglieri Pd in Comune hanno avanzato due nomi per il ruolo di capogruppo: Vittoria Canessa e Martina Caputo. Entrambe donne e simbolo del cambiamento portato da Silvia Salis come sindaca, sono ben viste nel gruppo. Tuttavia Caputo – pur avendo ottenuto meno voti di Canessa – ha un vantaggio: la sua fedeltà alla maggioranza Schlein. Un’ulteriore variabile è il profilo di Monica Russo: ha più preferenze di Caputo, anche se meno della stessa Canessa; anche lei della maggioranza, ma non della componente più vicina alla segreteria, e dunque, nonostante l’esperienza (è stata eletta una prima volta nel 2012), non è stata presa in considerazione per nessun incarico.
Presidenza del Consiglio – Oggi alle 17 i consiglieri Pd si riuniranno per accordarsi sul ruolo più prestigioso rimasto vacante, quello di Presidente del Consiglio comunale. Anche in questo caso era stato suggerito il nome di Vittoria Canessa, apprezzata dalla neosindaca Salis e considerata idonea a guidare i lavori d’aula. Ma anche qui la scelta ricade altrove: il partito, in particolare, punta su Claudio Villa, che ha raccolto oltre 1.500 voti, è esponente della maggioranza Schlein (pur inserito nell’area cattolica) e vanta una lunga militanza; primo incarico in Valbisagno nel 1997 e consigliere comunale dal 2012.
Franchi tiratori – Nel dibattito sulla presidenza, il Pd deve comunque fare attenzione: ci sono almeno cinque consiglieri di maggioranza che potrebbero riservare sorprese. Occhio a Linea Condivisa, parte della Lista Salis ma esclusa dalla Giunta: Filippo Bruzzone, tra gli esclusi, riteneva - giustamente - di meritare un posto. Da non sottovalutare anche Alleanza Verdi Sinistra, delusa per il ribaltone sugli assessori avvenuto a poche ore dagli annunci ufficiali. In entrambi i casi però, secondo fonti interne, gli “Sherpa” del partito avrebbero ricevuto rassicurazioni sufficienti: difficilmente si assisterà a colpi di scena clamorosi.
Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci sul canale Telenord, su Whatsapp, su Instagram, su Youtube e su Facebook.
Condividi:
Altre notizie

Terzo Valico, Paita: “Possibile slittamento al 2030? Serve chiarezza subito dal Mit e da FS”
12/07/2025
di Carlotta Nicoletti


Piciocchi a Telenord su Skymetro: "La sindaca dice che non si può fare, ma la verità è che non lo vuole fare"
10/07/2025
di Carlotta Nicoletti - Matteo Cantile

Addio a Emilio Cervini, volto storico della politica chiavarese
10/07/2025
di steris

Skymetro, scontro in aula tra Salis e Piciocchi: "Nuovo progetto nel 2026", "State buttando 19 milioni"
10/07/2025
di Stefano Rissetto