Partnership, formazione e turismo: le strategie MSC Foundation per proteggere gli oceani

di Sagal

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Alla Conferenza ONU sugli Oceani 2025, due panel promossi da MSC Foundation mostrano soluzioni concrete per coralli, educazione e sostenibilità

Partnership, formazione e turismo: le strategie MSC Foundation per proteggere gli oceani

Due panel promossi da MSC Foundation alla Conferenza delle Nazioni Unite sugli Oceani, in corso a Nizza, mettono in luce come educazione marittima, ripristino corallino e turismo sostenibile possano integrarsi in un nuovo modello di tutela dell’ambiente marino, grazie a partnership tra settore pubblico e privato.

Ripristino coralli – Le sessioni organizzate presso il Padiglione ICRI #ForCoral si sono concentrate sul contributo delle collaborazioni internazionali alla protezione delle barriere coralline. Al centro dei lavori è stato presentato il Super Coral Reefs Programme realizzato a Ocean Cay, alle Bahamas, dove MSC Foundation ha creato un Centro di Conservazione Marina. Il centro integra ricerca, formazione e sensibilizzazione dei visitatori, con l’obiettivo di accelerare l’adattamento e la resilienza degli ecosistemi corallini ai cambiamenti climatici.

Formazione pratica – Il coinvolgimento del Bahamas Agriculture and Marine Science Institute (BAMSI) nel progetto, con la partecipazione attiva di studenti in scienze marine, è stato indicato come un esempio virtuoso di formazione applicata. “Acquisiranno conoscenze e un’esperienza diretta delle sfide e delle soluzioni legate alla conservazione dei coralli”, ha spiegato la presidente Raveenia Roberts-Hanna, sottolineando l’importanza dell’apprendimento sul campo per lo sviluppo dell’economia blu.

Competenze marittime – Tra i relatori anche esponenti del mondo scientifico e dell’industria, come Henri Lefering (MSC Crociere), Ronán Long (World Maritime University), Raffaella Giugni (Marevivo) e Tessa Hempson (Mission Blue), che hanno evidenziato la necessità di rafforzare le competenze degli operatori marittimi. L’attenzione si è concentrata sul ruolo dell’istruzione come fattore abilitante per la gestione sostenibile degli oceani e sul valore delle sinergie tra scienza, governance e formazione.

Esempi concreti – Durante i panel sono stati illustrati alcuni casi studio: il programma di educazione marina di Marevivo, attivo in oltre 15 istituti nautici in Europa, e il lavoro del Sasakawa Global Ocean Institute, che prepara professionisti di medio livello alla governance oceanica, colmando il divario tra teoria e prassi. “Formare chi prenderà decisioni è decisivo per la gestione efficace degli oceani”, ha ribadito il professor Long.

Turismo sostenibile – Una seconda sessione ha posto l’accento sull’integrazione tra turismo e conservazione marina. Victor Galvàn (Iberostar) e David Smith (MSC Foundation) hanno evidenziato l’efficacia delle iniziative congiunte tra imprese e istituzioni per ripristinare la salute delle barriere e creare valore per le comunità locali. “La connessione tra scienza, turismo e coinvolgimento del pubblico è strategica per una tutela duratura”, ha spiegato Smith.

Ruolo del settore privato – Daniela Picco, direttrice esecutiva di MSC Foundation, ha sottolineato l’impegno dell’organizzazione: “In MSC Foundation vediamo il nostro ruolo non solo come finanziatori, ma come attori protagonisti nei processi di ripristino dei coralli e di educazione marina”. Il focus, ha aggiunto, è anche su giovani e pubblico generico, in un’ottica di lungo termine.

Iniziativa globale – A fare da cornice all’evento, la Terza Conferenza delle Nazioni Unite sugli Oceani, che quest’anno si concentra sull’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 14. Tom Dallison (ICRI) ha evidenziato l’importanza del Padiglione #ForCoral: “Scienza, politica e finanza possono incontrarsi per accelerare l’azione collettiva. Le soluzioni esistono, serve ora determinazione per implementarle”.

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