Omicidio di Pra', l'interrogatorio di Claudio Evangelista: "Mio padre ci soggiogava tutti"
di Edoardo Cozza
Il racconto dell'episodio nelle parole del 42enne che resterà in carcere: "Lite per il volume della tv, mio padre ha lanciato le sedie a terra. Poi non ho capito cosa sia successo"
"Mio padre era un padre padrone, eravamo tutti soggiogati. Vivevamo in una situazione di violenza in particolare quando lui beveva". E' quanto ha detto Claudio Evangelista, l'uomo di 42 anni che domenica sera ha ucciso il padre Francesco di 77 anni con almeno 20 coltellate nella loro casa a Pra', quartiere sulle alture di Genova. Evangelista, difeso dall'avvocato Barbara Baroni, ha raccontato quanto successo quella sera.
"Avevo preso la mia terapia come sempre - ha detto - e sono andato a dormire perché dopo ho bisogno sempre di riposarmi. Mio padre è venuto in camera mia e pretendeva che mi alzassi per andare a vedere la televisione con lui. Prima ho rifiutato ma poi mi sono alzato e sono andato di là ma lui sbatteva le cose, batteva i pugni sul tavolo, ha buttato le sedie a terra. Poi non ho capito cosa è successo".
Il gip ha convalidato il fermo e disposto la custodia in carcere fino a che una perizia non stabilirà se il regime carcerario è compatibile con le sue condizioni psicofisiche.
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