Oggi sciopero generale, disagi per trasporti pubblici, sanità e scuola. Treni regolari. 25mila in corteo a Genova

di Matteo Cantile

Dopo la precettazione del ministro Salvini lo sciopero di bus e metropolitana è stato ridotto a 4 ore

E' arrivato il giorno dello sciopero generale indetto da Cgil e Uil con l’adesione di Cobas, Cub ed Sgb. La mobilitazione ha coinvolto i settori pubblico e privato, con particolare impatto su trasporti pubblici, sanità e scuola. A differenza dello scorso sciopero, non sono interessate le ferrovie, ma voli aerei, trasporto urbano e autostrade potrebbero risentire di disservizi significativi.

Le delegazioni liguri sono confluite in piazza Acquaverde (Stazione di Genova Principe) e dopo aver percorso le principali vie cittadine i manifestanti hanno occupato piazza Matteotti dove si è svolto il comizio conclusivo dove, tra gli altri, hanno preso la parola Serena Sorrentino Segretaria Generale Funzione Pubblica Cgil e Luca Cerusa sub commissario Uil Liguria.

Al centro della mobilitazione i rinnovi contrattuali, che denunciano Cgil e Uil, quando vengono rinnovati, non riescono a coprire nemmeno l’inflazione, così come le rivalutazioni delle pensioni assolutamente insufficienti e con la beffa, per le minime, di un aumento di soli 3 euro al mese. Per Cgil e Uil è inaccettabile che al Paese che paga le tasse non siano riconosciuti aumenti dignitosi e che insieme a questa ingiustizia si riduca anche il perimetro del pubblico a partire da sanità, istruzione e trasporto pubblico.

Numeri - Di seguito alcuni primi dati provvisori rispetto alle adesioni allo sciopero.

Genova e Città Metropolitana: Porto 85 per cento. Amplia manutenzioni 100%, Servizitalia Bolzaneto 80%. Scuole Liceo Gobetti: due plessi su tre chiusi. Ic Chiavari II  3 plessi chiusi su 5, liceo Cassini 1 sede su 2 chiusa Ic Quezzi: 2 plessi su 6 chiusi gli altri solo apertura al mattino. Ic centro storico: chiuso, Liceo Marconi Delpino: 3 plessi chiusi su 5. Ic Teglia chiuso

La Spezia: Isa 8 70% personale Ata, Cosme 60%.

Savona: Comune di Albisola Marina 70%, Korian 100%, Alstom 80%,  Bitron 75% Cabour 70%, Lidl 62%, Trasporto pubblico locale 80%

Imperia: Camporosso 100% di adesione scuole chiuse, ristorazione scolastica Camst Sanremo, 100% di adesione per 3 scuole chiuso il servizio, Istituto di vigilanza privata Cosmopolitan 100% di adesione

Corteo - Un corteo imponente, 25mila persone secondo gli organizzatori, 10mila per le forze dell'ordine, aperto da uno striscione unitario di Cgil e Uil con scritto 'Sciopero generale in Liguria contro la manovra finanziaria' è partito stamani dalla stazione di Genova Principe. Il corteo termina in piazza Matteotti. A Genova sono arrivati lavoratori da tutte le province e da tutti i comparti. Gli interventi finali sono di Serena Sorrentino, segretaria generale Funzione Pubblica Cgil e Luca Cerusa sub commissario Uil Liguria. "Oggi ci troviamo qui anche per dimostrare ai ministri che scioperare è un diritto sancito dalla Costituzione - ha detto Cerusa -. Questa è una piazza partecipata che vuole manifestare il proprio dissenso e chiedere a gran voce che si facciano scelte diverse nella legge di bilancio che sta per essere approvata. Genova e la Liguria sono territori che stanno pagando particolarmente la crisi industriale. Ci sono ancora problemi molto seri da risolvere. In Liguria molte sono le vertenze aperte, infatti chiediamo al governo nazionale e ai governi locali di fare un ragionamento serio sulle politiche industriali. Non possiamo più permetterci di rimanere indietro".

"Non solo la manovra non è adeguata ai problemi del paese, ma il governo Meloni ha fatto una scelta, quella di tagliare il potere d'acquisto dei salari e delle pensioni. C'è un attacco diretto al lavoro, aumenta la precarietà, diminuiscono i salari. La manovra sull'Irpef che trasforma la contribuzione in fiscalizzazione degli oneri in realtà comporterà una perdita dei benefici che già i lavoratori oggi hanno in busta paga, ma soprattutto ci preoccupano i tagli alla sanità, al sociale e quindi un ulteriore impoverimento anche indiretto - ha detto Sorrentino -. Nel frattempo vediamo che non c'è nessuna alcuna attenzione verso l'evasione fiscale, verso gli extraprofitti e si aumentano le spese militari. Abbiamo 120.000 cittadini in Liguria che rinunciano alle cure perché il governo dice che non ci sono risorse".

Tra i manifestanti anche Andrea Orlando, ex candidato presidente alle regionali: "Una doppia risposta alle politiche economiche, alla mancanza di progetto politico per il Paese e al tentativo di mettere in discussione il diritto di sciopero, che è un diritto fondamentale sancito dalla nostra Costituzione. Salvini ha voluto alzare la posta e ha perso perché i cittadini, i lavoratori hanno risposto in modo univoco: il diritto di sciopero è una leva essenziale per migliorare la democrazia e il fatto che sia messo in discussione è un segnale bruttissimo a cui questa piazza ha risposto".

In corteo anche Armando Sanna, capogruppo Pd in consiglio regionale. "Aumentare salari e pensioni, finanziare la sanità, l'istruzione, i servizi pubblici, investire nelle politiche industriali. Sono le richieste dello sciopero nazionale che ha coinvolto migliaia di lavoratori. Noi siamo al loro fianco e oggi con tutto il gruppo del Pd in regione abbiamo preso parte al corteo. Siamo tantissimi, in tutta Italia, per fare sentire la nostra voce più forte che mai. Oggi il governo non può rimanere sordo davanti a questo grido. E noi non possiamo più rimanere a guardare".

Mobilitazione - Il corteo è partito intorno alle 9.30 di questa mattina da piazza Acquaverde, davanti alla stazione di Principe. Almeno 5mila i manifestanti di CGIL l, UIL, Cobas, Cuba e Sgb. Il corteo termina in piazza De Ferrari e Matteotti

Trasporti – La durata dello sciopero per i trasporti è stata limitata a 4 ore su decisione del ministro Matteo Salvini, in seguito alla precettazione ordinata dal Garante degli scioperi. Il provvedimento, confermato nonostante i ricorsi respinti dal Tar, punta a ridurre i disagi per i cittadini. Lo stop riguarderà voli, autobus, metropolitane, tram, funicolari e autostrade. Si prevedono difficoltà maggiori nelle grandi città, come Genova, già abituate a un traffico intenso.

Settori coinvolti – I lavoratori di autostrade, aviazione, mezzi su gomma e ferro potranno incrociare le braccia. Le scuole e il settore sanitario potrebbero subire ritardi o sospensioni di servizi, con ripercussioni sulle famiglie e sugli utenti.

Motivazioni – I sindacati criticano duramente la legge di bilancio, definendola “inadeguata a risolvere i problemi del Paese”. Tra le richieste figurano aumenti salariali, nuove politiche industriali, l’adeguamento della spesa pubblica al Pnrr e un maggiore supporto alle regioni del Sud. La Filt ha ribadito la necessità di adeguamenti contrattuali per i lavoratori del trasporto pubblico, da tempo in attesa di risposte.

Durata e modalità – Inizialmente previsto per 8 ore, lo sciopero è stato ridotto a 4. I voli aerei garantiti sono consultabili sui portali ufficiali delle compagnie, insieme alle modalità di rimborso per cancellazioni o ritardi. Le fasce di garanzia, ove previste, assicureranno il funzionamento minimo dei servizi essenziali.

 

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