Ocean Race, 900 miglia all'arrivo della seconda tappa: Città del Capo si prepara con il "Park", c'è pure il padiglione Genova

di Redazione

Meno di 900 miglia alla conclusione della seconda tappa di The Ocean Race. Mentre la flotta punta di nuovo verso nord, allontanandosi dalla zona di esclusione dei ghiacci, a Città del Capo è stato ufficialmente inaugurato l’Ocean Live Park che ospiterà eventi ed attività fino al 27 febbraio. Nel cuore del villaggio c’è il Pavilion di Genova con le attività che hanno riscosso grande successo già ad Alicante: dalla Camera immersiva sviluppata da ETT ai visori di “Virtual Reality” grazie ai quali si possono esplorare le zone iconiche del centro storico di Genova e I suoi Palazzi.

Nel percorso sviluppato all’interno dei 150 metri quadrati del Pavilion, i visitatori potranno esplorare le bellezze della città e dell’intera Liguria. Attraverso la scannerizzazione di QR Codes si potranno approfondire i vari temi. Le pareti del padiglione “racconteranno” il territorio attraverso immagini iconiche: la Lanterna, le Botteghe Storiche e i tipici “carruggi”, le Cinque Terre, il pesto ma anche il gelato e il caffè. Insomma una vetrina straordinaria per Genova e per l’Italia intera.

È la dodicesima volta (in 14 edizioni) che The Ocean Race visita la Città Madre, nello spettacolare Victoria + Alfred Waterfront. Alla cerimonia del taglio del nastro ha partecipato il sindaco di Città del Capo Geordin Hill-Lewis e David Green, CEO di V+A Waterfront, insieme a Bruce Parker Forsyth, CEO di Live Company Sports and Entertainment, e ovviamente Richard Brisius, ceo di The Ocean Race.

La gara è più che mai aperta. I team sono scesi a sud verso una zona di esclusione dei ghiacci e verso i Quaranta Ruggenti, ovvero l'inizio dell'Oceano Meridionale dove sono nate molte leggende della regata. Grandi velocità nei giorni scorsi con le prime tre barche in classifica che hanno tutte percorso più di 500 miglia nell'arco di 24 ore.

Lo skipper Will Harris e il suo Team Malizia hanno preso il comando della classifica, ma in realtà le prime tre barche sono molto vicine in termini di posizione. E chi è dietro non è fuori dai giochi. Mancano meno di 900 miglia alla fine della tappa, ma rimane un ostacolo importante da superare: una dorsale di alta pressione con venti molto leggeri che separa la flotta da Città del Capo.

Si prevede che il vento aumenti a partire da ovest, e che le barche che seguono, GUYOT environnement-Team Europe e Biotherm, si portino dietro il vento fino alle barche leader. C'è una possibilità molto concreta che tutti e cinque i team si ritrovino uniti nell'avvicinamento finale a Città del Capo, nonostante siano separati da oltre 400 miglia.

Charlie Enright, skipper di 11th Hour Racing Team, secondo nel ranking, attualmente stretto tra Malizia e il terzo Team Holcim-PRB, spiega: “Stiamo puntando verso Città del Capo, con una traiettoria nord-est, dove incontreremo una dorsale e l'intera flotta si compatterà e dovremo stare all'erta: il primo a entrare sarà il primo a uscire. Potremmo girare a vuoto per un po' e chiunque potrebbe superare chiunque. Poi concluderemo questa tappa con una faticosa regata costiera di 100 miglia... Dobbiamo rimanere freschi fino alla fine".

La seconda tappa, da Capo Verde a Città del Capo, si è rivelata molto faticosa e con la data di arrivo (inizialmente prevista per l’8 febbraio) che è slittata di due o tre giorni. Gli equipaggi sono a corto di cibo e hanno iniziato a razionare le provviste già da alcuni giorni, aumentando lo stress fisico e mentale. L'arrivo è previsto per domenica 12 febbraio.