"Norma Cossetto era fascista": bufera a Tursi, minoranza lascia l'aula, Ghio (Avs) segnala minacce e centrodestra preannuncia querela
di R.P.
Tensione altissima oggi in consiglio comunale a Genova, dove una seduta dedicata alla memoria di Norma Cossetto, la giovane istriana uccisa dai partigiani jugoslavi nel 1943, si è trasformata in un acceso scontro politico.
A innescare la miccia è stata una frase pronunciata dalla consigliera Francesca Ghio (Alleanza Verdi-Sinistra), che nel corso del dibattito ha dichiarato: «Per verità storica, Norma Cossetto era iscritta al partito fascista». Una considerazione che ha scatenato la reazione furiosa dei gruppi di centrodestra, che hanno lasciato l’aula in segno di protesta.
Il dibattito si era acceso attorno a un ordine del giorno presentato dal centrodestra per chiedere alla giunta della sindaca Silvia Salis il ripristino della targa dedicata a Cossetto, divelta più volte da attivisti antifascisti nel quartiere di Oregina. Il documento chiedeva anche che venissero avviate indagini sull’episodio e che la giunta prendesse le distanze dal gesto vandalico.
Ma la situazione è degenerata subito dopo l’intervento della consigliera Ghio. "O se ne va lei o ce ne andiamo noi", ha tuonato Ilaria Cavo (Noi Moderati), annunciando l’uscita del centrodestra dall’aula. Il presidente del consiglio comunale Claudio Villa ha sospeso la seduta e convocato una conferenza dei capigruppo, alla quale però le opposizioni non hanno preso parte.
"Quello che ha detto Ghio è di una gravità inaudita", ha commentato Pietro Piciocchi (Vince Genova), mentre Paola Bordilli (Lega) ha dichiarato: "Non accettiamo che si riscriva la storia".
La seduta è poi ripresa con i soli consiglieri di maggioranza. Rinviato a data da destinarsi un atteso intervento del consigliere Filippo Bruzzone (Lista Salis) sulla situazione contabile di Amt, l’azienda di trasporto pubblico locale.
I gruppi di minoranza hanno diffuso una nota durissima: "Abbiamo avuto conferma di una conduzione dell’aula di parte. Non intendiamo più accettare dichiarazioni violente senza che presidenza e sindaca intervengano per moderare i toni e fissare le verità della storia". La nota si conclude con la richiesta di una chiara presa di posizione da parte della sindaca e del presidente del consiglio.
Ma la tensione doveva ancora salire. Alla ripresa dei lavori, la Ghio ha affermato che tre membri dell’opposizione — Mauro Avvenente, Lorenzo Pellerano e Vincenzo Falcone — si sarebbero avvicinati con toni estremamente accesi, urlandole contro a distanza ravvicinata. "Avevo il volto di Avvenente a pochi centimetri dal mio", ha raccontato Ghio in aula. Aggiunge poi che Pietro Piciocchi le avrebbe detto: “L’hai fatta grossa”, mentre altri avrebbero detto frasi del tipo “La pagherai”. Ghio ha anche riferito che altri colleghi sono dovuti intervenire fisicamente per farle scudo. “Parliamo tanto di violenza e dedichiamo targhe a chi l’ha subita, ma poi assistiamo a comportamenti intimidatori dentro questa stessa aula – ha affermato –. Serve rispetto, innanzitutto, per le istituzioni”. A confermare l’episodio sono intervenuti in aula i consiglieri Massimo Romeo e Lorenzo Garzarelli (entrambi Avs), che si sono frapposti tra Ghio e i colleghi del centrodestra. Anche la consigliera Sara Tassara (Lista Salis) ha testimoniato, precisando che alcuni esponenti dell’opposizione, tra cui Valeriano Vacalebre (FdI), si sono adoperati per calmare la situazione. Il consigliere del Pd Enrico Frigerio ha preso la parola per denunciare “un clima diventato insostenibile” all’interno dell’aula rossa, già da diverse settimane. L’episodio ha suscitato la condanna unanime da parte dei rappresentanti della maggioranza.
Quindi il centrodestra ha diffuso una nota altrettanto veemente: "La Consigliera Francesca Ghio, non paga di avere detto oggi in aula un'enormità a giustificazione di una inaudita violenza politica che auspicavamo fosse relegata nel passato, afferma palesemente il falso, accusando alcuni consiglieri comunali della minoranza, tra cui Pietro Piciocchi e Mauro Avvenente, di averla circondata, aggredita e minacciata. Deploriamo fermamente queste dichiarazioni che sono totalmente destituite di fondamento e chiediamo al Presidente del Consiglio Comunale Claudio Villa di tutelare la nostra nota onorabilità. Invitiamo la Consigliera Ghio a ritrattare le proprie dichiarazioni e ci riserviamo di sporgere denuncia per diffamazione".
Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci sul canale Telenord, su Whatsapp, su Instagram, su Youtube e su Facebook.
Altre notizie
Ex Ilva, Salis: "A rischio un altro pezzo di industria italiana"
04/12/2025
di steris
Forum Rigenerazione, sindaco Mazzi: "Follo punta sulla valorizzazione degli aspetti storici dei borghi"
03/12/2025
di Carlotta Nicoletti
Forum Rigenerazione, sindaco De Vincenzi: "Pietra Ligure punta su accessibilità, sicurezza e inclusione’”
03/12/2025
di Carlotta Nicoletti
Forum Rigenerazione, sindaco Vassallo: "Chiusavecchia si rilancia tra sicurezza, cultura e ambiente"
03/12/2025
di Carlotta Nicoletti
Forum Rigenerazione, Del Borghi (UniGe): "Studenti e territorio al centro del progetto per Genova"
03/12/2025
di Carlotta Nicoletti
