Nodo ferroviario di Genova, i sindacati al Governo: "Manca solo una firma, fate presto"

di Fabio Canessa

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Ancora in sospeso la nomina di Rettighieri, appello Filca Cisl: "La cassa integrazione basta fino ad aprile"

http://video.telenord.it/wp-content/uploads/2019/09/20190914_151200.mp4 Manca solo un tassello per sbloccare i lavori del nodo ferroviario di Genova, opera fondamentale per separare i treni regionali da quelli che useranno il Terzo Valico, ma ferma da due anni per la crisi di Astaldi e in ritardo di sei sulla tabella di marcia. Basterebbe un semplice decreto attuativo con la nomina di un commissario dotato di 'pieni poteri' per saltare le procedure di gara e riaprire il cantiere in tempi rapidi. "Chiediamo alla ministra De Micheli di firmare il prima possibile. Il nome c'è già, è quello di Marco Rettighieri che ha fatto un grande lavoro e mostrato competenza sulla Torino-Lione e sull'Expo di Milano", è l'appello di Andrea Tafaria, segretario della Filca Cisl. Rettighieri, attuale presidente del Cociv dopo la bufera giudiziaria e il commissariamento, era stato proposto dalla Regione e la sua designazione sembrava cosa fatta. Poi l'acuirsi della crisi di governo ha nuovamente paralizzato la pratica. I soldi ci sono, 818 milioni stanziati dal Cipe che copriranno anche le altre opere ferroviarie funzionali al Terzo Valico. Nello sblocca cantieri era stata inserita la norma che permetteva di accorpare tutti i progetti, ma i lavori del nodo sono ancora fermi al 40% e in ballo c'è il destino di 450 lavoratori tra diretti e indotto. La buona notizia, per ora, è che risulta sbloccata la cassa integrazione straordinaria per circa 40 dipendenti rimasti tuttora disoccupati dopo il crack del colosso Astaldi. "C'era stato un problema burocratico, per fortuna lo abbiamo superato - spiega Tafaria - e questi soldi ora basteranno fino ad aprile. Ma bisogna far ripartire i lavori al più presto". Tutto il personale, spiegano gli edili della Cisl, sarà poi riassorbito dalla nuova impresa grazie a un accordo che verrà sottoscritto in prefettura sulla falsariga di quelli stipulati col consorzio Eureca e la stessa Astaldi. Fabio Canessa