No Vax e No Green Pass, perquisizioni in tutta Italia: in Liguria coinvolta Imperia

di Edoardo Cozza

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Provvedimenti nei confronti degli affiliati più radicali del gruppo Telegram 'Basta Dittatura': tra le accuse quella di istigazione a delinquere

No Vax e No Green Pass, perquisizioni in tutta Italia: in Liguria coinvolta Imperia

Dalle prime ore del mattino è in corso un'operazione di perquisizione della polizia, in numerose città italiane, nei confronti di persone considerate No Vax e No Green Pass. Si tratta di 17 provvedimenti verso quei soggetti più radicali affiliati alla chat di gruppo 'Basta Dittatura' del social Telegram, dove vengono organizzate le iniziative di protesta nelle varie piazze italiane e già in passato oggetto di provvedimenti giudiziari - tra cui la chiusura  per la gravità dei contenuti pubblicati.

Nei confronti di queste 17 persone sono ipotizzati, a vario titolo, i reati di istigazione a delinquere con l'aggravante del ricorso a strumenti telematici e di istigazione a disobbedire le leggi.

L'operazione che ha portato alle perquisizioni di 17 no vax ha coinvolto 16 città tra cui Ancona, Brescia, Cremona, Imperia, Milano, Pesaro Urbino, Pescara, Palermo, Pordenone, Roma, Salerno, Siena, Treviso, Trieste, Torino, Varese. È stata eseguita dalla polizia di Torino con i Compartimenti Polizia Postale e delle Digos territoriali, con il coordinamento del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione.

Gli indagati, secondo quanto raccolto dalla polizia, istigavano sistematicamente all'utilizzo delle armi e a compiere gravi atti illeciti contro le più alte cariche istituzionali, tra cui il presidente del Consiglio Mario Draghi.

C'erano anche le forze dell'ordine, i medici, gli scienziati, i giornalisti e altri personaggi pubblici accusati di "asservimento" e di "collaborazionismo" con la "dittatura" in atto tra gli obiettivi di 'Basta Dittatura', la chat di riferimento della galassia dei negazionisti del Covid-19. Frequenti erano i riferimenti espliciti a "impiccagioni", "fucilazioni", "gambizzazioni". Nei messaggi si alludeva anche a una nuova "marcia su Roma". Presa costantemente di mira con pesanti insulti anche tutta quella parte di popolazione che, vaccinandosi e osservando le regole di protezione personale, ha accettato di rendersi "schiava" dello Stato. Tra gli indagati ci sono persone già note alle forze dell'ordine; alcune hanno precedenti per resistenza a pubblico ufficiale, rapina, estorsione e in materia di stupefacenti. Non mancano però anche gli incensurati, che online si sono avvicinati alle posizione No Vax. Tra gli identificati anche persone che in passato avevano promosso blocchi autostradali e ferroviari e partecipato a disordini di piazza.