Nave delle armi, lunedì convocato nuovo presidio nel porto di Genova

di Fabio Canessa

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In arrivo la Bahri Jazan, gemella della Bahri Yanbu: il Calp continua da solo la protesta

Nave delle armi, lunedì convocato nuovo presidio nel porto di Genova
Un nuovo presidio contro le cosiddette 'navi delle armi' è stato convocato dai portuali genovesi del Calp per lunedì 17 giugno a partire dalle 5 del mattino. A quell'ora dovrebbe attraccare al terminal Gmt la nave saudita Bahri Jazan, gemella della Bahri Yanbu, arrivata a Genova il 20 maggio scorso e ripartita senza il carico di alcuni generatori dopo lo sciopero dei portuali e la protesta di pacifisti e lavoratori che ritenevano quei generatori materiale per uso bellico destinato all'Arabia Saudita che poteva usarli in Yemen. "L'assemblea pubblica convocata dal collettivo autonomo lavoratori portuali ha potuto visionare i documenti che dimostrano che le apparecchiature che i portuali si erano rifiutati di imbarcare sulla nave Bahri Yanbu sono ufficialmente classificate come armi dall'Unità per le autorizzazioni dei materiali di armamento del Ministero degli Esteri" si legge in una nota del collettivo. "L'azienda esportatrice e l'agenzia rappresentante della compagnia marittima di Stato saudita hanno mentito all'Autorità portuale e alla Prefettura affermando che si trattava di apparecchiature civili". Dall'assemblea è stato lanciato anche un messaggio alla Cgil, 'colpevole' di aver "inopinatamente sottoscritto in autorità portuale il documento che un paio di settimane fa dichiarava quel carico a uso civile. A questo punto, visto che Prefettura e Autorità portuale avevano dichiarato che per accettare le ragioni dei lavoratori in sciopero occorreva accertare la natura del carico, si dia atto pubblicamente che si tratta in via ufficiale di armi e lo stesso faccia la Cgil ripensando alla sua pilatesca uscita di scena".