Nautico 2025, Bucci: "Un Salone che abbraccia tutta la Liguria, volano per economia e occupazione"
di Carlotta Nicoletti
Marco Bucci, presidente della Regione Liguria, vede un grande Nautico 2025: "Ci aspettiamo un grande successo anche quest’anno per il Salone Nautico di Genova, che negli ultimi anni ha vissuto un forte rilancio. Un contributo fondamentale è arrivato dalla rigenerazione del Waterfront di Levante, che ha dato nuova energia all’intera manifestazione. Ma il successo del Salone non è solo merito dell’intervento pubblico: è il risultato della sinergia tra istituzioni, Confindustria Nautica, imprenditori e tutti coloro che investono con passione nel settore".
La forza della risposta del pubblico - "I cittadini hanno risposto con grande entusiasmo, dimostrando un interesse crescente per il mondo della nautica. La vela economy sta diventando sempre più centrale, non solo come attività sportiva o ricreativa, ma come vero motore economico. Si tratta di un comparto che genera importanti ricadute sul piano occupazionale e industriale, con la Liguria che si conferma territorio leader, non solo a livello nazionale, ma in tutto il bacino del Mediterraneo".
Un Salone di livello mondiale - "Genova si candida con forza a essere uno dei tre saloni nautici più importanti al mondo. Lo è già oggi, per l’interesse che riesce a generare, per il numero e la qualità dei contratti che vengono firmati, ma soprattutto per il messaggio che veicola. Un messaggio che va oltre il mercato, parlando di futuro, innovazione, cultura del mare e rispetto per l’ambiente".
Il mare come risorsa da vivere e rispettare - "Il mare è una risorsa preziosa: va vissuto per piacere, per divertimento, per il diporto, ma sempre con grande rispetto. È una fonte essenziale di vita e di sviluppo economico. Lo è stato nei millenni passati e lo sarà ancora di più in futuro. Ecco perché accanto al messaggio di svago è fondamentale promuovere una cultura della sostenibilità e della responsabilità".
La tutela del mare è un dovere condiviso - "Genova ha dimostrato concretamente quanto sia possibile migliorare la qualità ambientale. In trent’anni siamo riusciti a ottenere risultati straordinari sul fronte della qualità delle acque, e oggi la Liguria vanta il maggior numero di Bandiere Blu della sua storia. Questo dimostra che si può conciliare lo sviluppo della nautica con la salvaguardia dell’ambiente marino".
Il Salone che abbraccia tutta la Liguria - Il Salone non deve rimanere un evento isolato: deve coinvolgere tutto il territorio. Quest’anno abbiamo voluto che alcune iniziative simboliche, come la traversata dalla Gallinara lungo tutta la Liguria fino a Genova, rappresentassero visivamente questa volontà di estendere l’effetto Salone a tutta la regione. È stata una richiesta precisa, perché vogliamo che la Liguria intera senta propria questa manifestazione.
Cantieristica diffusa e innovazione - "La nautica non è solo Genova e La Spezia. La cantieristica ligure è presente anche ad Alassio, Savona e Imperia, che si sta affermando sempre più nel settore del diporto. A Genova abbiamo eccellenze come il cantiere di San Giorgio, il primo in Italia per la produzione di strutture in carbonio, e un polo di riparazioni navali tra i più importanti. Tutto ciò contribuisce a fare della nautica un volano sempre più rilevante per l’economia e l’occupazione della Liguria".
I numeri - A margine dell'intervento di Bucci, si diffondono i numeri. Nel 2023 il mercato globale della cantieristica nautica ha raggiunto i 34,8 miliardi di euro, segnando una crescita del +7,3% e superando l’andamento del PIL mondiale. A trainare il settore sono stati soprattutto i grandi yacht e i brand premium.
Per il 2024 è attesa una stabilizzazione, con un calo del -5% dovuto soprattutto alla flessione delle piccole imbarcazioni. In controtendenza, il segmento dei superyacht (+5/10%) resta in crescita.
L’Italia si conferma leader mondiale nell’export nautico: il 90% della produzione è destinata all’estero e il settore contribuisce al 13% del surplus della bilancia commerciale. Il nostro Paese detiene il 54% degli ordini di superyacht e il 34% del loro valore.
Nel 2023, il Global Order Book ha raggiunto 696 unità, il massimo dal 2009. Le consegne sono arrivate a 212 imbarcazioni, spinte soprattutto dal segmento 30-40 metri.
Per il 2025 si prevede un rallentamento, con una possibile ripresa nel 2026/2027. Gli operatori segnalano come principali criticità l’impatto dei dazi USA, il calo dei margini, il destocking dei dealer e la crescente domanda di sostenibilità e personalizzazione.
Secondo Deloitte e Confindustria Nautica, fiere e saloni restano strumenti chiave per lo sviluppo internazionale del settore, che continua a dimostrarsi uno dei pilastri dell’economia manifatturiera italiana.
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