Nasce a Genova la casa dei cantautori con il ricordo di Battiato, Dori Ghezzi: "Vivrà in questa casa"

di Alessandro Bacci

Il governatore Toti: "È una giornata simbolica, anche per i segnali di riapertura avuti ieri. Ricordiamo un grande della musica italiana"

"Oggi è una splendida giornata, nonostante Franco". Lo ha detto Dori Ghezzi oggi a Genova che ha ricordato Franco Battiato durante la presentazione della Casa dei Cantautori. "Non si muore mai, nessuno muore mai e tanto più certe persone - ha detto Ghezzi -. Battiato sarà sempre con noi e vivrà in questa Casa". Le parole di Ghezzi sono state sottolineate da una commovente videoclip che ricorda l'interpretazione del brano di De André 'Amore che viene, amore che va' eseguita da Battiato nel 2000 durante l'omaggio a Fabrizio De André al Teatro Carlo Felice. Brano che Battiato, per la commozione, non riuscì a finire.

Durante l'inaugurazione è intervenuto anche il presidente Giovanni Toti: “È una giornata simbolica, anche per i segnali di riapertura avuti ieri. Ricordiamo anche un grande della musica italiana, stamattina ho ripercorso i pezzi di Battiato con le canzoni che mi ricordavano le estati. Ho due preghiere da fare a tutti: la prima facciamo presto. Abbiamo un paese con grande voglia di tornare a correre, i soldi del recovery, dopo un anno e mezzo di letargo forzato è il momento di correre e stupire tutti, facendo un’inaugurazione qua il prima possibile. Il secondo è il gruppo di lavoro, la casa della musica italiana, di tanti cantautori che hanno regalato emozioni. Cerchiamo che tutto questo ci sia, vogliamo un museo vivo e vivace, che da questi muri faccia trasparire tutto quello che la musica può trasmettere. Anche le lacrime producono emozione. Uno di quei musei che si visitano perché si vuole, non perché si deve. Lo spirito e quello giusto."

Nel corso della mattinata è intervenuto anche il ministro alla cultura Dario Franceschini: "Siamo partiti dalla struttura, un edificio particolarmente bello. Ma ci sono anche delle complessità, abbiamo fatto piccoli adattamenti e siamo riusciti a trasformare lo spazio, partendo dai contenuti e dalla ricchezza delle differenze di caratteristiche. Abbiamo cercato di creare un allestimento che abbia differenze di percorso all’interno della casa, cercando di avere quel contributo che si sta cercando. Abbiamo cercato di ospitare personaggi e storie diverse. Ci sarà un percorso attraverso il quale ci sarà la possibilità di apprezzare le storie. Quella forma di poesia contemporanea passa attraverso l’uso delle parole e anche attraverso l’uso delle luci."

Presente alal conferenza anche Gino Paoli: "La nuova cultura, la nuova canzone (un po’ meno ipnotica) è nata qua. A Genova, da quattro ragazzi. Senza di noi, senza questo cambiamento di prospettiva, tante cose non sarebbero nate. Abbiamo aperto la strada e Genova deve ricordare questa cosa da un punto di vista culturale. È semplicemente una cosa giusta."