Napoli punta sul calore pulito: geotermia e comunità energetiche termiche al centro del convegno nazionale
di R.S.
Sfruttando reti di teleriscaldamento e pompe di calore geotermiche, la geotermia potrebbe coprire fino al 25% dei consumi termici italiani
Quasi metà dei combustibili fossili consumati in Italia serve per il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici, con il 75% dei consumi concentrato nelle città. La geotermia a bassa profondità, disponibile in tutto il Paese, può offrire un’alternativa rinnovabile ed economica per ridurre l’uso di gas naturale.
Secondo uno studio di The European House – Ambrosetti, sfruttando reti di teleriscaldamento e pompe di calore geotermiche, la geotermia potrebbe coprire fino al 25% dei consumi termici italiani, tagliando del 40% l’uso di gas naturale. Un beneficio sia ambientale che economico, considerando i 20,6 miliardi spesi dall’Italia per l’import di metano nell’ultimo anno.
Per approfondire queste opportunità, si è tenuto a Napoli il convegno “Comunità Energetiche Termiche e Geotermia a bassa profondità – L’esperienza Europea – Opportunità di sviluppo per il territorio e di risparmio per la collettività”, organizzato da Svimez, Club Atlantico, Ordini professionali e Unione geotermica italiana
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