Minacce a figlia della Meloni, condanna da consiglio regionale Liguria
di Carlotta Nicoletti
Lilli Lauro (FdI), prima firmataria: "Di fronte a certe parole dobbiamo ribadire che non esiste alcuna giustificazione"

Il Consiglio regionale della Liguria ha approvato all’unanimità un ordine del giorno presentato da Lilli Lauro (Fratelli d’Italia), con cui si condanna fermamente l’episodio di minacce e insulti rivolti alla figlia del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Il documento estende la solidarietà anche alle figlie del vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, e del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, anch’esse vittime di attacchi verbali.
L’ordine del giorno impegna il presidente e la giunta regionale a esprimere una chiara condanna per quanto accaduto e a seguire con attenzione lo sviluppo delle indagini, promuovendo ogni iniziativa utile a fare piena luce sull’episodio e a tutelare i minori coinvolti.
Il caso a cui si fa riferimento riguarda un grave commento pubblicato da un docente di un istituto superiore della provincia di Napoli, Stefano Addeo, che avrebbe augurato alla figlia della premier "la stessa sorte della ragazza di Afragola", la 14enne uccisa dall’ex fidanzato. Un'affermazione che ha suscitato sdegno e indignazione a livello nazionale.
Nel testo approvato si sottolinea l’urgenza di contrastare ogni forma di violenza verbale, in particolare se rivolta a minori, e si chiede alle istituzioni di vigilare affinché episodi di tale gravità non vengano sottovalutati.
“Di fronte a certe parole – ha dichiarato la Lauro – dobbiamo ribadire che non esiste alcuna giustificazione. La politica deve essere unita nel condannare simili derive pericolose.”
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