Meloni, Tajani e Salvini sostengono Piciocchi, chiusura di campagna del centrodestra al Porto Antico
di Serio - Olivieri - Mougenot
Collegamenti e presenze in piazza per l’evento finale della coalizione a Genova, tra elogi al candidato e attacchi all’opposizione

Una chiusura di campagna elettorale carica di simboli e presenze politiche quella organizzata dal centrodestra al Porto Antico, a sostegno della candidatura a sindaco di Pietro Piciocchi. Da Giorgia Meloni ad Antonio Tajani, passando per Matteo Salvini, tutti i principali leader nazionali della coalizione hanno voluto far sentire la propria voce, tra messaggi video e interventi dal palco, in un evento culminato nell’abbraccio del pubblico al candidato.
Giorgia Meloni – «Buonasera Genova, sono molto dispiaciuta di non essere presente fisicamente, avrei voluto abbracciarvi tutti e raccogliere entusiasmo. Ma non volevo mancare, anche se da remoto». La presidente del Consiglio ha esordito con un messaggio carico di calore personale e sostegno politico, definendo Pietro Piciocchi «il miglior sindaco che questa città possa desiderare» e lodando l’unità del centrodestra rispetto alla frammentazione della sinistra. Ha citato progetti chiave come la nuova Diga foranea e lo Skymetro per la Valbisagno, esempi – ha detto – «del nostro modo virtuoso di governare». Infine ha rivendicato i risultati ottenuti a livello nazionale: «Abbiamo riportato l’Italia protagonista sullo scenario internazionale, messo al centro lavoro e conti pubblici, contrastato immigrazione irregolare e mercato degli esseri umani».
Antonio Tajani – Collegato da Città del Messico, il vicepremier e ministro degli Esteri ha ribadito il ruolo strategico di Genova e del suo porto: «È il porto dell’Europa occidentale. Qui sto parlando di esportazioni e il porto di Genova è centrale». Tajani ha ricordato la ricostruzione post crollo del ponte Morandi come merito del centrodestra e dell’amministrazione Bucci. «Guai a tornare indietro ai partiti del no – ha ammonito – Pietro è stato un ottimo vicesindaco, conosce il territorio e farà benissimo».
Matteo Salvini – Il leader della Lega ha puntato sull’incitamento alla mobilitazione: «Voglio tornare alla notte delle regionali, abbiamo vinto anche a Bolzano dove la sinistra era alleata con i tedeschi. Si può vincere anche per pochi voti». Salvini ha ironizzato sull’atteggiamento degli avversari: «Pensavano di avere già vinto, si stavano distribuendo gli assessorati. Ora hanno smesso, perché l’aria è cambiata». E ha concluso: «Vedrete che vinceremo al primo turno, l’8 e 9 giugno ci sarà il sole e avremo altre cose da fare».
Fratelli d’Italia – A introdurre il collegamento con la premier è stato Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione del partito, che ha ricordato l’importanza del sostegno del governo e della filiera istituzionale per Genova.
Alberto Cirio – Il presidente della Regione Piemonte e vicesegretario di Forza Italia ha parlato dal palco, puntando sulle qualità personali del candidato: «Un applauso a Pietro per com’è, come persona, come padre, come marito e come amministratore». Cirio ha rivendicato la compattezza della coalizione: «Chi sceglie Piciocchi sceglie Giorgia Meloni, Antonio Tajani, Matteo Salvini, una squadra di governatori». E ha chiuso con un’immagine alpina: «Chi pensava di avere vinto ora trema. Con il passo alpino potrà vincere Piciocchi. E se vince lui, vince l’interesse di Genova».
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