Medici no vax, il segretario nazionale dell'Anaao Assomed Di Silverio chiede limitazioni al loro reintegro

di Redazione

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Il sindacato dei medici ospedalieri contro il decreto approvato ieri in Cdm: i sanitari non vaccinati non devono lavorare nei reparti con pazienti fragili

Medici no vax, il segretario nazionale dell'Anaao Assomed Di Silverio chiede limitazioni al loro reintegro

Reintegro per i medici no vax negli ospedali, ma con limitazioni. È questa la volontà di Pierino Di Silverio, segretario nazionale dell'Anaao Assomed, il sindacato dei medici ospedalieri maggiormente rappresentativo. Il primo Consiglio dei Ministri del governo Meloni ha approvato un decreto che abolisce l'obbligo vaccinale per il Covid-19 per le professioni sanitarie a partire dal 1 novembre, ma secondo Di Silverio il problema della carenza di medici negli ospedali non si risolve assolutamente così, con una decisione presa senza il coinvolgimento delle parti sociali, e questi sanitari ripristinati in organico non devono essere assegnati ai reparti con pazienti fragili maggiormente a rischio. 

La parola al centro della querelle tra Di Silverio e i nuovi provvedimenti dell'esecutivo verte sul concetto di comunicazione: sulla pandemia Giorgia Meloni ha parlato di gestione ideologica, ma il segretario di Assomed non è d'accordo, ritenendo che, data la non conoscenza del virus, possano piuttosto essere stati fatti degli errori di comunicazione. Comunicazione fallace, contestata anche da Di Silverio al nuovo governo di centrodestra per quanto concerne la questione reintegro: "Questo provvedimento ci lascia perplessi soprattutto per il 'deficit comunicativo' da parte del governo: fino a ieri i no vax, come da tutti convenuto, non dovevano assolutamente essere presenti in ospedale, mentre da oggi in poi tutto torna alla precedente normalità. Ma così si lascia spazio a contenziosi e ancora una volta si crea una confusione comunicativa che fa male soprattutto ai cittadini ed a tutto il sistema sanitario".

Secondo Di Silverio se l'obiettivo è colmare le carenze di personale, non è così che si può risolvere il problema, essendo relativamente pochi i medici no vax, ed essendo quindi strutturale il problema. "Francamente vorremmo capire quali sono i veri motivi alla base di tale decisione". Di Silverio si augura quindi di essere ricevuto al più presto dal ministro per avere un confronto e poter avviare un difficile percorso di ricostruzione post-pandemia del Servizio sanitario nazionale. Un altro tema su cui ragionare in base alla letteratura scientifica è, infine, quello relativo alla riduzione dell'isolamento per i positivi asintomatici.