È scomparso l'attore e regista genovese Marco Avogadro

di Redazione

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I funerali si terranno giovedì 7 novembre alle ore 11.30 nella Chiesa di San Francesco di Albaro a Genova

È scomparso l'attore e regista genovese Marco Avogadro

L'attore e regista genovese Marco Avogadro, 62 anni, è mancato ieri sera dopo due anni di lotta contro il cancro e una vita tutta dedicata all'arte e all'impegno per gli altri. I funerali si terranno giovedì 7 novembre alle ore 11.30 nella Chiesa di San Francesco di Albaro a Genova, mentre la camera ardente è allestita all'Hospice Gigi Ghirotti Albaro dalle ore 9 alle ore 19.30.

Una vita per il teatro, lavorando con i nomi più noti, nel sociale ha collaborato a lungo con la Casa Circondariale di Pontedecimo a Genova, coinvolgendo le detenute in stage e spettacoli o, negliultimi anni, a insegnare come volontario nei corsi d'Italiano per i migranti della cooperativa Il Cesto. Nato a Genova il 29 luglio 1957, scherzosamente scriveva di sé sul proprio profilo Facebook: "Appassionato di opera a 5 anni,ex elettricista e macchinista (molto scadente), attore, assistente alla regia, regista, traduttore, insomma teatrante".

Avogadro debutta in palcoscenico a 19 anni, con Il borghese gentiluomo per il Granteatro di Carlo Cecchi e da allora, presenza discreta ma sempre attenta e profonda, non lascia più la scena, lavorando nel corso del tempo con registi come Luca Ronconi, Mauro Bolognini, Marco Sciaccaluga, Othomar Krejca, Tonino Conte, Alfredo Arias, Benno Besson. Sono sue le traduzioni dell'Aiace di Ritsos e del Pluto di Aristofane per gli allestimenti da lui diretti, a cui si aggiunge la co-traduzione di La donna seduta di Copi. Firma gli adattamenti e la regia degli spettacoli L'Orlo della mia veste da Boccioni, Aleramo, Campana e Respiri da Samuel Beckett. 

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