Marassi, detenuto ergastolano colpisce in faccia un agente con una bottiglia
di Alessandro Bacci
Il poliziotto è riuscito a contenere la furia dell'uomo ed è stato soccorso. Sono già 397 le aggressioni subite dalla Polizia penitenziaria nel primo semestre del 2021
Un agente della polizia penitenziaria del carcere di Marassi è stato colpito questa mattina con una bottiglia in faccia da un detenuto condannato all'ergastolo per omicidio e legami con la mafia. La notizia arriva dal segretario regionale del Sappe Michele Lorenzo. "Questa persona - sottolinea Lorenzo - da mesi crea disagi distruggendo le celle e i servizi. Un detenuto di difficile gestione che non può e non deve essere ristretto in un istituto come Marassi già congestionato da innumerevoli detenuti che provocano quotidiani eventi critici; basti pensare che solo nella giornata di ieri due detenuti hanno dato fuoco alle loro rispettive celle mentre l'altro giorno altri detenuti distruggevano celle e salette di attesa. Ce n'è abbastanza per decretare lo stato di attenzione massima, ma questo non è possibile perché non c'è personale a sufficienza". "Sono necessari videosorveglianza, body-cam e relativi protocolli di utilizzo" sottolinea Fabio Pagani, segretario della Uil polizia penitenziaria.
“Solo nel primo semestre di quest’anno – sottolinea Fabio Pagani della UILPA – sono state ben 397 le aggressioni subite dalla Polizia penitenziaria a opera di detenuti, a tener conto solo di quelle più gravi, e il fenomeno è in costante espansione. Lo abbiamo ripetuto decine di volte, bisogna assolutamente fermare la violenza e, oltre alle ormai indispensabili e annunciate riforme complessive, occorre intervenire sugli organici, gli equipaggiamenti e le dotazioni tecnologiche del Corpo di polizia penitenziaria, ma anche correggere il modello custodiale e ripensare le modalità di gestione dei detenuti infermi di mente”.
“Nel caso di Bagarella e specifica di stamani in quel di Marassi– argomenta ancora il Segretario della UILPA –, oltre alla vile aggressione, vogliamo ulteriormente argomentare la documentata la capacità operativa, la freddezza e la lucidità della Polizia Penitenziaria che, giustamente, si è limitata a frenare l’evento ed è riuscita a contenere immediatamente il detenuto , invitiamo però l’opinione pubblica a immaginare la scena quando le aggressioni si verificano in sezioni con decine di detenuti aperti e l’Agente è uno solo, a mani nude e senza alcun dispositivo di protezione individuale o di dissuasione”.
Il Poliziotto è stato trasportato al pronto Soccorso del Nosocomio cittadino al quale rivolgiamo gli auguri di immediata guarigione mentre le parole del Presidente Draghi e quelle, ancora di ieri, della Ministra Cartabia – conclude PAGANI –, adesso serve coerenza, concretezza ed efficacia; la Ministra dia un segnale concreto a cominciare dalla nomina del direttore titolare del carcere di Marassi, aspettare ancora sarebbe deleterio e irrazionale”.
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