Rey Manaj, attaccante dello Spezia, in una intervista a La Gazzetta dello Sport ha espresso la sua soddisfazione per essere approdato in bianconero. Una scelta che rifarebbe. «Era una bella scommessa. Un club ambizioso che si sta consolidando, una squadra giovane, un allenatore che sta costruendo il suo percorso dopo essere stato un campione. Ho capito che allo Spezia avrei potuto affermarmi definitivamente. La salvezza? Il segreto è considerare ogni punto importante. Nell’ultima fase della stagione un pareggio vale triplo. Abbiamo un buon vantaggio, ma non dobbiamo sperperarlo».
Poi un elogio per «Ci chiede alta intensità in ogni allenamento. È un grande motivatore, oltre che una persona umile che vive di calcio. Non si vanta mai del suo passato, dimostra una notevole passione per il suo lavoro».
RICORDI BARCELLONA – «Sono tanti. Mi viene in mente la firma sul contratto. Mi sembrava di giocare a Fifa sulla PlayStation e di scegliere la modalità calciatore, invece era tutto vero. All’inizio sono stato con la squadra B insieme a Gavi, Araujo, Rique Puiz e altri. Poi sono passato in prima squadra con Messi. Poi, però, sono stato io a chiedere di andare via».