Maltempo, dopo il fulmine la Lanterna è tornata in funzione

di Alessandro Bacci

Il guardiano Angelo De Caro spiega: "Negli ulitmi 25 anni è già successo una trentina di volte"

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Il faro della Lanterna è di nuovo acceso. Lo storico simbolo di Genova si era spento ieri sera alle 21.51, colpito da un fulmine caduto proprio sulla cupola. Alle 22.10 la Capitaneria ha diramato l'avviso alle navi in entrata e in uscita dal porto di Genova. E questa mattina è arrivata dalla Spezia una squadra di tecnici della Marina militare per aggiustare il guasto. "In 25 anni che sono qui è già successo una trentina di volte, ma stavolta vento, pioggia e fulmini hanno impedito di intervenire subito" racconta Angelo De Caro, guardiano della Lanterna di Genova.

"Il fulmine - ricostruisce - ha bruciato tutto l'impianto, sono saltate le luci dell'area. E in casa, che è proprio sotto il faro, ha bruciato la macchina del caffè e la radio". Nella lunga storia del simbolo di Genova i fulmini hanno spesso preso di mira la Lanterna, tanto che sui lati sono incise scritte propiziatorie in latino contro il maltempo. Questa volta anche il parafulmine non è bastato. Ce n'è già un altro in costruzione, più moderno, che dovrebbe entrare in funzione a breve, dopo una fase di test, ma purtroppo il fulmine è arrivato prima.

"Con i nuovi sistemi di navigazione elettronica forse la luce del faro è meno importante per orientare i naviganti, ma è un aiuto in più alla navigazione e quando la nave arriva in vista della Lanterna non ha più bisogno del Gps" spiega De Caro. Tutti i fari d'Italia, che fanno capo alla Marina Militare, devono funzionare sempre ed essere tenuti attivi, non sono solo un pezzo di storia. Resta invece spenta l'illuminazione artistica della Lanterna."Ci stiamo adoperando, insieme alle Istituzioni, per verificare nel dettaglio e porre rimedio appena possibile ai danni che interessano in particolare l'impianto di illuminazione artistica, il Wifi e altri servizi del complesso monumentale" informa una nota degli Amici della Lanterna di Genova Fondazione Labò.