Madre fatta pezzi, la figlia: "Quando ho visto che era morta sono impazzita"

di Michele Varì

Giulia Stanganini davanti al gip, "Litigavamo, ma non la odiavo, era mia mamma"

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Ha ripetuto di non avere ucciso la madre Giulia Stanganini, l'operaia disoccupata di 37 anni arrestata venerdì dopo avere confessato di averne fatto a pezzi il corpo.

La donna ha spiegato di avere trovato la mamma, Loredana Stupazzoni, 63 anni, ex bidella, impiccata in cucina e di averne smembrato il corpo dopo alcuni giorni. "Non so perché l'ho fatto - ha detto nel corso dell'interrogatorio in videoconferenza dal carcere di Pontedecimo davanti al gip Riccardo Ghio - ho avuto paura, non ho capito più nulla. Somo come impazzita. Poi, dopo otto giorni sono andata dalla polizia".

Gli investigatori della sezione omicidi della squadra mobile, guidati da Stefano Signoretti, non credono a questa versione e pensano che la Stanganini, difesa dall'avvocato Chiara Mariani, non escludono che possa avere ucciso la madre.

Il pm Sabrina Monteverde ha indagato la donna anche per omicidio volontario. Nei prossimi giorni, l'ex operaia potrebbe essere sottoposta a una perizia psichiatrica all'esito della quale potrebbe essere spostata dal carcere di Pontedecimo a una struttura più adeguata. I rapporti tra le due donne erano diventati tesi dopo la morte del figlio della Stanganini, stroncato a tre anni e mezzo da una crisi respiratoria. La nonna colpevolizzava la figlia.

 

Il bambino era morto in seguito ad una crisi respiratoria: la madre, pur dormendo al suo fianco si accorse del decesso solo la mattina successiva, forse perchè con gravi problemi di udito e perché aveva disattivato la protesi acustica, come faceva ogni notte. La procura avviò un'indagine insieme ai carabinieri e dispose l'autopsia sul piccolo ipotizzando l'ipotesi di reato di maltrattamenti da parte della madre al fine di avviare gli accertamenti tecnici. Il medico che fece il primo sopralluogo nell'abitazione non riscontrò nessun segno di violenza o di lesioni sul piccolo. L'esito dell'esame nescroscopico invece, contrariamente a quanto filtrato nei giorni scorsi, sarebbe ancora top secret.

Da quella tragedia le liti fra madre e figlia erano diventate sempre più frequenti. "Ma io non l'ho mai odiata - ha aggiunto la Stanganini - era mai mamma e per me continuava a rimanere un puntodi riferimento".

Al fianco della donna, nonostate l'orribile fatto commesso, si sono stretti la sorella maggiore e il padre dell'arrestata, l'uomo era separato da tempo dalla vittima. I due sono stati ascoltati a lungo dai poliziotti della squadra mobile.