Linea Condivisa: “L’ottantacinque per cento del personale sanitario non è stato sottoposto a tampone"

di Redazione

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I consiglieri regionali Battistini e Pastorino: “Alisa gioca con i numeri per nascondere l’entità del contagio"

Linea Condivisa: “L’ottantacinque per cento del personale sanitario non è stato sottoposto a tampone"

«Se è vero quanto emerge dalle ultime inchieste dei media, pare che A.Li.sa giochi con il numero di tamponi effettuati al personale sanitario degli ospedali liguri per nascondere la reale entità del contagio da covid-19. Siamo di fronte a un’interpretazione strumentale, oppure a una manipolazione montata ad arte?». Così si interroga il consigliere regionale di Linea Condivisa Francesco Battistini, apprendendo che, stando alla super-ASL, solo il 2.72% degli operatori sanitari sarebbe positivo al coronavirus. Il problema è che il campione corrisponde soltanto al 15,85% del personale (19,08% la media dei positivi, in questo caso), mentre l’84,15% non è stato sottoposto a screening, ma è stato inserito direttamente nel computo dei negativi. «1 su 5 è positivo al covid: questo dicono i tamponi effettuati. Ma le analisi sono state condotte solo su una frazione minima del personale. E tutti gli altri? Sani d’ufficio? Come Linea Condivisa, chiediamo che la prossima commissione sanità discuta come vengono forniti i dati, perché è evidente che al di là dei proclami i test sul personale sanitario siano molto pochi. Vorremmo sapere le tempistiche: quando avremo i risultati col 100% della copertura? – dichiarano il capogruppo Gianni Pastorino e il consigliere Battistini -. A.Li.Sa gioca con i numeri, ma è chiaro che la strategia non funziona. Abbiamo bisogno di percorsi ospedalieri nettamente separati, covid e non-covid; e dobbiamo mettere in sicurezza il personale sanitario, per la sua incolumità e per quella di familiari e pazienti. Solo una politica sanitaria efficiente consente che gli ospedali non siano focolai di contagio».

«Ogni volta che Toti riferisce qualche dato, i numeri reali sono sempre diversi. Vale per la diffusione del virus fra medici, infermieri, tecnici e oss; vale per i contagiati nelle Rsa; vale per l’incredibile aumento del tasso di mortalità nella città di Genova da inizio marzo ad oggi. Trasparenza? Dicesse ad esempio quanti sono davvero i morti nelle case di riposo, che solo lui non vede. ”Rassicurare è il mio mestiere”, è la propaganda implicita del presidente: diffonde tranquillità a piene mani, ma sta ingannando i liguri. – commenta il capogruppo Pastorino -. Invece di fare il “bel gesto” di ringraziare il personale sanitario sui manifesti, Toti si adoperi affinché tutti siano sottoposti a tampone, una volte per tutte, e censuri gli artifici numerici di A.LiSa: è questione di verità, ma anche di sicurezza».

«La nostra valutazione su questa bella pensata è che si tratti di una grave manipolazione. Per due motivi: primo, determina una falsa valutazione dei rischi e delle conseguenze cui il personale sanitario è sottoposto; secondo, ancor peggio, nasconde il fatto che la tanto decantata strategia dei tamponi a tappeto è un fallimento colossale – conclude Battitini -. La super azienda sanitaria della Liguria, voluta dall’assessore Viale e diretta dal lombardissimo Locatelli gioca con i numeri, e così facendo rischia di produrre un danno enorme alla collettività. Non siamo disposti ad accettarlo».