Liguria, Riolfo (Lega): "Riattivare i punti di polizia negli ospedali della Regione"
di Edoardo Cozza
La consigliera spiega: "Aggressioni in aumento e le assenze causate da questi episodi costano 800mila euro. La Regione si faccia portavoce sul tema col governo"
Mabel Riolfo, consigliera regionale della Lega e componente della II commissione, che si occupa di sicurezza sociale e salute, è intervenuta sul tema dei presidi di polizia negli ospedali: "La Lega - spiega - ha depositato un ordine del giorno che impegna la giunta regionale a farsi parte attiva presso il governo affinché vengano riattivati o istituiti i punti di polizia nei nosocomi liguri al fine di tutelare l’incolumità dei pazienti e del personale sanitario, garantendone la sicurezza sul posto di lavoro".
La consigliera snocciola alcuni dati: "Al S. Martino sono state contate 152 aggressioni nel 2020, 174 nel 2021 e 202 nel 2022. Al Villa Scassi di Sampierdarena 45 nel 2021 e 55 nel 2022. All’ospedale di Lavagna le aggressioni sono triplicate con oltre 130 episodi di violenza nel 2022. Secondo una ricerca nazionale dell’Università di Genova e di Anaao Assomed, 1969 infermieri su 6079 partecipanti allo studio e 1137 medici su 2057 hanno subìto violenze. Inoltre, il costo delle assenze dal lavoro causate dalle aggressioni in Liguria è stato stimato in circa 800mila euro. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha dichiarato di volere istituire i presidi di Polizia, partendo dagli ospedali di maggiore importanza. E’ quindi necessario assumere tale idonea iniziativa per garantire sicurezza ai pazienti e al personale sanitario della Liguria”.
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