Liguria, riforma Galliera: diventa ente 100% pubblico, più poteri alla Regione Liguria
di Carlotta Nicoletti
Approvate le modifiche alla legge sanitaria: la Regione nominerà il direttore del Galliera e controllerà statuto, conti e governance
Con una serie di modifiche alla legge regionale 41/2006, la Regione Liguria rafforza il proprio ruolo di controllo e indirizzo sull’E.O. Ospedali Galliera. Il provvedimento ridefinisce la natura dell’ente e introduce novità su governance, statuto, nomine e vigilanza contabile, con l’obiettivo di integrare meglio il Galliera nel sistema sanitario regionale.
Governance – Il cambiamento più rilevante riguarda la nomina del direttore generale dell’ente ospedaliero, che sarà effettuata dalla Giunta regionale “sentito il Consiglio d’amministrazione del Galliera”. Si tratta di una scelta che mira ad allineare la gestione dell’ente alle strategie sanitarie della Regione.
Controlli – La riforma prevede l’inclusione dello statuto del Galliera tra gli atti soggetti a controllo regionale e introduce la vigilanza contabile da parte della Regione. Obiettivo: garantire maggiore trasparenza e coerenza nella gestione delle risorse e dei bilanci.
Inquadramento – L’ente viene formalmente riconosciuto come soggetto pubblico erogatore di servizi sanitari, superando alcune ambiguità normative e rafforzando la sua collocazione nel sistema regionale. Di conseguenza, viene aggiornato anche l’articolo che disciplina i rapporti convenzionali tra Regione e Galliera.
Transizione – Entro il 31 dicembre 2025 la Regione dovrà nominare il nuovo direttore generale. L’ente avrà 90 giorni dall’entrata in vigore della legge per adeguare il proprio statuto.
Costi – Il costo complessivo della riforma è stimato in oltre 105 milioni di euro per il 2025 e circa 200 milioni l’anno per il biennio successivo, a carico del fondo sanitario regionale.
Richiesta Evangelico - Il consigliere regionale capogruppo Pd Armando Sanna ha presentato un odg per chiedere la stessa procedura per l’ospedale Evangelico ma è stato respinto.
È sconcertante che la Giunta si sia rifiutata di votare il nostro ordine del giorno che chiedeva di riconoscere anche per l’Evangelico, come è stato fatto per il Galliera, la natura pubblica dell’ospedale, attivando un percorso che assicurasse l’accesso ai fondi regionali. Non garantire parità di trattamento a entrambi gli ospedali vuol dire mettere a repentaglio il futuro dell’Evangelico e la tenuta dell’assistenza sanitaria nel ponente ligure”. Lo dichiara Armando Sanna, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, dopo il voto contrario della maggioranza all’ordine del giorno presentato dal Gruppo PD e sottoscritto da tutte le opposizioni.
“Abbiamo accolto favorevolmente l’apertura della Giunta sul Galliera che oggi, con l’approvazione all’unanimità del Ddl 73, ha garantito la continuità dei servizi sanitari e scongiurato la chiusura di alcuni reparti. Ma rimane incomprensibile perché non si sia voluto attivare lo stesso percorso per l’Evangelico”, aggiunge Sanna.
“La struttura partecipa attivamente nella rete dell’emergenza-urgenza territoriale, offre prestazioni specialistiche di alta complessità, ed è soprattutto un presidio ospedaliero di riferimento per il territorio del Ponente genovese e della Valle Stura. Svolge funzioni essenziali in stretta collaborazione con la Asl3 nella gestione dei presidi di Voltri e Castelletto. Questa esclusione comporterebbe un grave danno nella continuità assistenziale per i cittadini dell’area metropolitana genovese del ponente e compromette l’equilibrio dell’intera rete ospedaliera regionale”.
“Come Gruppo PD in Regione non ci fermeremo di fronte a questo no, ma continueremo a chiedere in tutte le sedi che anche per l’Evangelico si apra lo stesso percorso che si è realizzato con il Galliera”, conclude Sanna.
Risposta Bucci - Abbiamo agito rapidamente per cercare di modificare la situazione, ma voglio sia chiaro: questo cambiamento avviene solo se il management, cioè il board dell’ospedale, è d’accordo. Non possiamo forzare nessuno. È necessario che entrambe le parti condividano la scelta in un’unica soluzione. Non è una banalità”. Così il presidente di regione Marco Bucci. Il governatore ha poi chiarito che il caso dell’ospedale Evangelico è “completamente diverso. C’è un altro board, un’altra gestione, e soprattutto non è collegato all’ospedale di Voltri. La struttura dell’Evangelico deve decidere se vuole partecipare a una rete pubblica. E questo significa lasciare al pubblico elementi importanti di governance operativa. Non è bianco o nero, è una scelta da valutare con attenzione”.
“Le cose vanno fatte in modo delicato e propositivo, non si può procedere in modo approssimativo. Ringrazio tutti quelli che hanno accettato questa impostazione. E chissà che un giorno non si riesca a trovare una soluzione anche per l’Evangelico”.
“L’ospedale del Ponente, a Voltri, deve essere mantenuto con le sue eccellenze e tutti i suoi servizi per i cittadini”, dichiara il capogruppo regionale della Lega, Alessio Piana, sottolineando che “non c’è alcun allarme né discussione sulla sua continuità operativa”. Secondo Piana, “quella delle sinistre è la solita sterile polemica, fondata sul nulla, per attaccare il centrodestra e la giunta Bucci”. Il leghista ribadisce che “l’ospedale di Voltri dovrà continuare a essere un punto di riferimento per tutto il Ponente genovese con il Pronto soccorso attivo H24 e tutti i principali reparti”.
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