Liguria, la Regione eroga il bonus ai medici del 118 per il loro impegno durante il Covid

di Redazione

1 min, 30 sec

"Era un atto dovuto, sono stati in prima linea nella crisi pandemica, con impegno, disponibilità e dedizione" spiega il consigliere regionale Muzio

Liguria, la Regione eroga il bonus ai medici del 118 per il loro impegno durante il Covid

La Regione Liguria ha erogato un bonus Covid ai medici del 118 per il loro impegno durante la pandemia.
"Era un atto dovuto, per il quale mi sono speso sin dalla fine del 2020 presentando un ordine del giorno in Consiglio Regionale, sottoscritto da tutti i capigruppo e votato all’unanimità - spiega il consigliere regionale di Forza Italia Claudio Muzio - I medici del Sistema di Emergenza Territoriale sono stati in prima linea nella crisi pandemica, con impegno, disponibilità e dedizione ed era giusto e doveroso che per tutto ciò si trovasse una forma di riconoscimento economico, al pari di quanto avvenuto con il personale dipendente del Sistema Sanitario nazionale. Sin dalle prime fasi dell’emergenza pandemica  i medici del 118 si sono resi disponibili, insieme ai propri direttori di unità operativa, per massimizzare la propria attività lavorativa sia in termini di reperibilità che di ore lavorate. Ciò è avvenuto su base volontaria da parte di circa 150 medici dei diversi dipartimenti di Emergenza Sanitaria Territoriale presso tutte le ASL liguri e presso l’IRCCS AOU Policlinico San Martino-IST”.

La Regione – sottolinea ancora il capogruppo di Forza Italia – ha riconosciuto tale impegno come equiparabile, per intensità e rischio, a quello dei medici dipendenti del Sistema Sanitario coinvolti nella lotta al Covid ed ha perciò provveduto, anche in assenza di un’apposita previsione nazionale, a recuperare risorse per erogare il bonus pari a 445 euro. Questa cifra è importante non per il suo ammontare, ma per ciò che essa riconosce e premia: il senso di responsabilità e la particolare dedizione al servizio assistenziale dimostrati dai medici del nostro 118 ligure, che ha rappresentato e continua a rappresentare un imprescindibile punto di forza del Sistema Sanitario regionale”.