Liguria, iniziata la corsa alle seconde case da Piemonte e Lombardia

di Redazione

Diano Marina, Bordighera e Santa Margherita segnalano molti arrivi: "Chiunque è ben accetto purché rispetti le regole"

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E' iniziata già durante la scorsa notte e sta proseguendo anche oggi la corsa alle seconde case nelle Riviere ligure di Ponente e di Levante da parte di piemontesi e lombardi che fuggono dalla 'zona rossa' per entrare in quella 'gialla'. Le due località in assoluto più rappresentative della provincia di Imperia sono Bordighera e Diano Marina. Nella cittadina delle Palme, ad esempio, sono stati segnalati arrivi, verso le 5 del mattino, in strade e condomini solitamente tranquilli, perché appunto occupati per lo più da seconde case. Evidentemente sono partiti dopo aver avuto la conferma, che nelle proprie regioni sarebbe stato decretato il lockdown.

Molti gli arrivi segnalati anche a Diano, dove i centralini della polizia locale sono stati presi d'assalto da parte dei proprietari di seconde case, anche con la richiesta di informazioni circa l'assistenza sanitaria dei genitori anziani. Controlli a campione tra i titolari delle seconde case, affinché mettano per iscritto di non avere i sintomi del Coronavirus o di aver avuto contatti con persone positive o in quarantena. A predisporli è il sindaco di Diano Marina, Giacomo Chiappori, che se da una parte definisce "demenziale" l'idea del governo di annunciare, il giorno prima le "zone rosse", dando così modo a chi vi abita di spostarsi in massa; dall'altra afferma: "Posso capirli. Chi non manderebbe moglie e figli o i genitori anziani in zona gialla, per tutelare la loro salute. Premesso che considero i titolari di seconde case come nostri cittadini, effettueremo dei controlli a campione con la polizia locale, facendo sottoscrivere una sorte di questionario, col quale si assumono le responsabilità delle proprie azioni". Un messaggio a chi ha scelto Diano Marina per trascorrere questo periodo di confinamento? "Potete venire, ma rispettate voi e noi. Sappiate che dovete essere in regola, non dev'essere una fuga dalla zona rossa".

Il sindaco di Bordighera Vittorio Ingenito non sembra però preoccupato da un eventuale sovraccarico di lavoro per la sanità locale: "I proprietari di seconde case sono sempre i benvenuti e chi si è mosso oggi lo ha fatto regolarmente - commenta -. Se il Governo avesse previsto questo fenomeno, ampiamente prevedibile, avrebbe potuto disciplinarlo. Dunque, non alziamo barricate". Fino alle 22, dunque, potranno affluire tutti regolarmente, dopo scatteranno le limitazioni previste dal Dpcm.

Il sindaco di Santa Margherita Paolo Donadoni aggiunge: "A Santa Margherita Ligure, patria del turismo lombardo, si contano 5 mila seconde case e molte, effettivamente, in queste ore si presentano con finestre e tapparelle aperte. Non ci trovo niente di male, anzi credo possa essere una risorsa per il nostro tessuto commerciale in un periodo difficile - puntualizza il sindaco Paolo Donadoni - ribadisco la posizione assunta a marzo: chiunque è ben accetto purché rispetti le regole. Santa Margherita Ligure è accogliente ma è anche una comunità che affronta insieme le difficoltà, cittadini e ospiti. Ognuno deve fare la sua parte, essere responsabile e mantenere atteggiamenti prudenti".

Sulla stessa lunghezza d'onda anche il sindaco di Rapallo Carlo Bagnasco: "Un po' di timore per questo 'esodo' in effetti c'è - ammette - ma dobbiamo anche guardare all'aspetto positivo di un provvedimento che permetterà alle nostre attività di non chiudere. Io già nelle prime ore della mattinata ho iniziato a ricevere segnalazioni di proprietari di seconde case che sono arrivati in città ma voglio ricordare che chi sta arrivando in queste ore lo sta facendo in maniera del tutto legittima. Il dpcm scatta venerdì quindi non possiamo fare nulla per impedire a queste persone di venire nelle loro abitazioni qui in Liguria. Quello che possiamo fare è continuare a mettere in atto tutte le procedure di attenzione che abbiamo imparato a conoscere: rispettare le distanze, evitare gli spazi affollati e lavarci spesso le mani".