Liguria, cambio destinazione d'uso degli hotel: Corte Costituzionale boccia vincoli, "Violano la libertà economica"

di Stefano Rissetto

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La decisione della Consulta apre ora alla possibilità, per gli imprenditori in difficoltà, di chiedere la riconversione degli immobili

Liguria, cambio destinazione d'uso degli hotel: Corte Costituzionale boccia vincoli, "Violano la libertà economica"

Addio ai vincoli troppo rigidi sulla destinazione d’uso degli hotel in Liguria. La Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale una parte della legge regionale che impediva ai proprietari di strutture alberghiere di riconvertire gli immobili, anche in presenza di comprovate difficoltà economiche.


Il verdetto, depositato oggi con la sentenza n. 143/2025, accoglie i dubbi sollevati dal Tar Liguria e riguarda una norma contenuta nella legge regionale 1/2008, modificata nel 2013, che imponeva vincoli stringenti alla destinazione d’uso alberghiera. Nello specifico, la Consulta ha ritenuto illegittimo non consentire ai proprietari di chiedere lo svincolo per motivi economici documentati.


Secondo i giudici costituzionali, obbligare un imprenditore a mantenere un’attività non sostenibile, anche in presenza di perdite e oneri esorbitanti, non apporta vantaggi alla collettività e lede la libertà di iniziativa economica, tutelata dall’articolo 41 della Costituzione. Inoltre, la norma regionale viola anche il principio di uguaglianza (art. 3) e quello di proporzionalità, imponendo sacrifici eccessivi a fronte di benefici pubblici non dimostrati.


Il caso è nato da un ricorso presentato dal River Park Hotel di Ameglia (La Spezia), dopo che il Comune aveva negato lo svincolo dalla destinazione alberghiera dell’immobile. La decisione della Consulta apre ora alla possibilità, per gli imprenditori in difficoltà, di chiedere la riconversione degli immobili, indicando una nuova destinazione d’uso e motivandone la sostenibilità economica.


Una sentenza destinata ad avere un impatto su tutto il comparto turistico-alberghiero ligure, che da tempo chiede maggiore flessibilità per affrontare un mercato in continua evoluzione.

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