Liguria, Arte venderà 20 alloggi di pregio inutilizzati per riqualificare 200 case popolari
di Redazione
Gli immobili in vendita sono nel quartiere di Albaro e poi a Portofino, Zoagli, Lavagna, Camogli, Sestri Levante: si stima di poter incassare oltre 4 milioni
La Regione Liguria ha autorizzato Arte Genova a vendere 20 alloggi non utilizzati, collocati in zone di pregio, a prezzi di mercato: le risorse recuperate saranno impegnate per riqualificare 200 alloggi di edilizia residenziale sociale. Lo comunica l'assessore regionale all'Urbanistica e all'Edilizia Marco Scajola. Gli alloggi, situati nella provincia di Genova, hanno un valore stimato di circa 4,2 milioni. Gli alloggi in questione si trovano a Genova nella zona di Albaro e a Portofino, Zoagli, Lavagna, Camogli, Sestri Levante. Si tratta di appartamenti non utilizzati perché bisognosi di importanti interventi di riqualificazione.
"Si tratta di un'importante operazione - spiegano il presidente della Regione Giovanni Toti e l'assessore Scajola - che per la prima volta si porta avanti in Liguria per sistemare un numero molto consistente di alloggi di edilizia residenziale sociale di proprietà di ARTE Genova, che potremo consegnare a chi è in graduatoria. Da quando ci siamo insediati abbiamo investito molto nelle politiche abitative per poter dare alloggi adeguati a tutti i cittadini che ne hanno diritto e bisogno, recuperando la missione originaria dell'Azienda regionale territoriale per l'edilizia".
Oltre a questa operazione, Regione Liguria ha dato il via a un programma speciale di riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico sfitto, perché da recuperare, gestito da ARTE in regime di locazione permanente. L'obiettivo è quello di soddisfare in tempi brevi la domanda sul mercato dell'affitto di nuclei familiari che pur possedendo i requisiti minimi per accedere all'ERP, non sono in grado di sostenere un canone di affitto sul libero mercato. Nel giro di 12 mesi, 105 alloggi di edilizia residenziale pubblica (50 a Genova, 19 a Savona e 36 alla Spezia) verranno recuperati attraverso lo stanziamento di 2 milioni di cui il 50% provenienti da fondi regionali e il restante 50% da finanziamenti di ARTE Genova. Anche in questo caso si tratta di alloggi non utilizzati che potranno così essere assegnati sulla base delle graduatorie.
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