Liguria a rischio zona gialla: "Tutti i pazienti in terapia intensiva non sono vaccinati"
di Alessandro Bacci
15 posti occupati, a 23 scattano le nuove restrizioni. Gratarola: "Chi ha deciso di non vaccinarsi dovrebbe fare un giro in ospedale"
Anche in Liguria, come nel resto d'Italia, aumentano i ricoveri nelle terapie intensive. Con 15 posti occupati (sui 230 totali) la nostra regione rischia di ritornare in zona gialla. Se le terapie intensive dovessero raggiungere quota 23, ossia il 10% del totale, scatterebbero in automatico le nuove restrizioni. "Tutti i pazienti ricoverati in intensiva non si sono vaccinati. Questo dato deve far riflettere - commenta Filippo Ansaldi, direttore generale di Alisa ed epidemiologo al Secolo XIX - Viene evidenziata per l'ennesima volta l'importanza del vaccino che riduce la diffusione del virus e protegge dalle conseguenze peggiori della malattia. L'età media dei ricoverati nelle Terapie intensive si è notevolmente abbassata rispetto ai mesi scorsi e ora è appena superiore ai 61 anni, questo grazie alla vaccinazione che ha visto un'adesione altissima tra gli over 65, ma evidentemente non basta ancora. La situazione viene monitorata ora per ora, ma purtroppo bastano pochi casi per finire in zona gialla. L'incidenza dei contagi dell'ultima settimana ci spinge ad essere ottimisti, ma è evidente che restiamo una delle regioni ad alto rischio. Le prossime due settimane saranno decisive, dobbiamo superarle".
"Il numero dei ricoveri è invariato da alcuni giorni: siamo fermi a quota 15 e, secondo me. è destinata a migliorare. Se non ci sarà qualche cluster, credo che supereremo anche questa fase critica - commenta Angelo Gratarola al Secolo XIX - "Ricordiamoci sempre che, senza la massiccia adesione alla campagna di vaccinazione i nostri ospedali sarebbero stati travolti e non avrebbero retto a questa ondata. Tutti i casi gravi e i decessi per Covid riguardano persone che non si sono vaccinati in questi mesi. Chi ha deciso di non vaccinarsi dovrebbe fare un giro in ospedale e parlare con i medici e gli infermieri che da oltre un anno curano i malati di Covid."
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