Liguria: 50 produttori di cannabis light rischiano la chiusura
di R.C.
Aziende e addetti al lavoro "affiliati" che producono cannabis light rischiano di perdere il lavoro a seguito della stretta introdotta dal Dl Sicurezza
Cinquanta aziende produttrici di cannabis light in Liguria rischiano la chiusura dopo la stretta introdotta dal Dl Sicurezza. A essere coinvolte anche le imprese della trasformazione, con circa 800-1000 addetti e una produzione lorda regionale che supera il milione di euro.
Confagricoltura Liguria giudica “corretta” la decisione del Consiglio di Stato di rimettere alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea la valutazione sulla compatibilità del divieto italiano delle infiorescenze con la normativa comunitaria. “Il giudizio della Corte sarà fondamentale per dare finalmente alle aziende un quadro normativo coerente e stabile per un settore agricolo importante come quello della canapa industriale”, sottolinea l’associazione.
“È un passo decisivo verso chiarezza, coerenza e dignità per la filiera della canapa italiana”, commenta Jacopo Paolini, vicepresidente del gruppo di lavoro Lino e Canapa del Copa-Cogeca. “La decisione del Consiglio di Stato apre la strada a una valutazione europea su una norma che negli anni ha generato incertezze e danni economici a un intero comparto”.
“La canapa industriale è già riconosciuta come prodotto agricolo dall’Unione Europea. Nei triloghi sulla riforma della Pac post 2027 è stata ribadita la piena legalità della coltivazione e della commercializzazione dell’intera pianta, nel rispetto delle varietà registrate e con livelli di THC inferiori allo 0,3%”, ricorda il presidente ligure di Confagricoltura, Luca De Michelis.
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