Lavagna, sorpresi con chiavi modificate e grimaldelli, denunciati due uomini

Un’operazione dei Carabinieri di Lavagna ha portato alla denuncia di quattro persone per reati distinti, legati alla sicurezza del territorio. Due cittadini georgiani sono stati fermati mentre si aggiravano con fare sospetto nel centro cittadino e trovati in possesso di strumenti atti allo scasso. Altri due uomini sono stati invece denunciati per aver truffato un commerciante con un inganno legato ai pagamenti elettronici.

Controlli – La pattuglia dei Carabinieri ha notato i due sospetti mentre si muovevano con atteggiamento insolito tra le vie del centro. Dopo averli osservati, i militari sono intervenuti mentre stavano salendo su un’auto. Durante la perquisizione, sono stati trovati in possesso di chiavi modificate e altri strumenti idonei a forzare serrature. Per questo, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli.

Truffa – Un secondo intervento ha riguardato una frode ai danni del titolare di una caffetteria di Lavagna. Due uomini, un 56enne e un 37enne, si sono spacciati per responsabili di una società di gestione di sistemi di pagamento elettronico. Contattando telefonicamente l’esercente, lo hanno convinto dell’esistenza di un malfunzionamento del POS, inducendolo a effettuare più bonifici per un importo complessivo di oltre 7.000 euro.

Indagini – Gli accertamenti dei Carabinieri, avviati dopo la denuncia del commerciante, hanno permesso di risalire ai responsabili, che sono stati denunciati per truffa. L’episodio ha evidenziato ancora una volta i rischi legati agli inganni telefonici, sempre più sofisticati e mirati.

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