La voce unica del cluster marittimo: "Il servizio di pilotaggio resti pubblico"

di Marco Innocenti

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Il concetto è stato ribadito da tutti gli operatori alla 73a assemblea di Fedepiloti

La voce unica del cluster marittimo: "Il servizio di pilotaggio resti pubblico"

E' stata l'occasione per i saluti per Francesco Bandiera, presidente della Federazione Italiana Piloti dei porti, che nella 73esima assemblea di Fedepiloti, svoltasi in videoconferenza, ha voluto anche sottolineare come il pilotaggio "debba restare pubblico e che non vada lasciato in balia di interessi privati di chicchessia".

Al suo appello ha risposto Mario Mattioli, presidente di Confitarma, collegato in streaming all'evento: "In questo contesto - ha detto - i piloti svolgono sempre un ruolo essenziale ma in particolare lo è stato nel corso della crisi da Covid assicurando che le navi potessero continuare ad entrare ed uscire nei nostri porti in tutta sicurezza. Il Ministero in occasione dell'ultimo rinnovo tariffario ha indicato un percorso per verificare la tenuta degli attuali criteri e meccanismi tariffari in vigore da quasi mezzo secolo - ha aggiunto il presidente di Confitarma - Noi vogliamo dare il nostro contributo in questo senso consapevoli dell'esigenza di garantire equilibrio ma allo stesso tempo di risolvere alcune criticità dovute al tempo. L’auspicio è che nell’adeguamento tariffario di fine anno si trovi la giusta sintesi di questo lavoro anche tenendo conto degli effetti del calo di traffico legato al Covid-19”.

"Nessuno vuole privatizzare o liberalizzare il pilotaggio italiano – ha assicurato poi il vicepresidente di Assarmatori, Vincenzo Romeo - La prova della volontà della nostra associazione è l’intervento del presidente Stefano Messina proprio all’assemblea di Fedepiloti due anni fa. Quell’intervento era a supporto dei servizi tecnico nautici. Nutriamo grande rispetto, anche per le vicende personali, sono figlio di un comandante. Sarebbe poi piuttosto sterile parlare solo di tariffe. L'importante per noi è ad esempio anche l’aspetto di rinfoltire le corporazioni dei piloti".

Sul tema della privatizzazione del pilotaggio è intervenuto anche Gian Enzo Duci, presidente di Federagenti. "Nessuna intenzione di farlo - ha assicurato - Sul tema delle tariffe, se i piloti guadagnano molto, meglio per loro. L’importante è che il servizio che offrono sia professionale e l’aspetto pubblico della sicurezza non venga mai meno. Però ci sono anche dei punti sui quali i piloti devono intervenire. Penso ad esempio al fatto che, per una mancanza di organizzazione, non si riescono a realizzare delle reali economie di scala fra corporazioni vicine".