La ricostruzione sempre più avanti e le incredibili parole di Toscani

di Paolo Lingua

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La ricostruzione sempre più avanti e le incredibili parole di Toscani

Per la fine della settimana nuove aggiunte di impalcati sul ponte ex Morandi. Sul piano obiettivo i lavori della ricostruzione proseguono in maniera spedita. Si fa strada la concreta previsione di poter vedere il ponte con gli incastri di colonne e impalcati di fatto completato entro la fine di marzo. Ovviamente in quella data non sarà percorribile. Ci vorranno altri due mesi almeno perché tutti i collegamenti e tutte le rifiniture siano completate. Ma può essere concreta l’ipotesi d’un ponte che riprende la sua vita a pieno ritmo per la fine di giugno. 

Se così accadrà, quello di Genova sarà un segno non solo positivo, ma una autentica novità – di qualità e di valore – , dopo la sciagura che è costata assurdamente  la vita a 43 persone. Sarà, quello della ricostruzione dell’ex ponte Morandi, un modello al quale fare riferimento in futuro e la organizzazione del commissariamento per mandare  avanti i lavori di ricostruzione sarà una esperienza da ripercorrere non solo per disastri estremi, ma anche per sviluppare grandi opere, superando quelle che in Italia sono le vere “truppe nemiche”, ovvero la complicazioni burocratiche, per non parlare del gioco diabolico, peculiare tre le imprese concorrenti, dei cosiddetti “veti incrociati”.

Messo un punto su una fondamentale verità che è sotto gli occhi di tutti, non c’è che da restare allibiti di fronte all’incredibile vicenda delle battute – più ispirata dall’idiozia assoluta che dal cinismo – del fotografo Oliviero Toscani nel corso di una trasmissione di Radio 1, quando ha detto tranquillamente : ”Ma a chi interessa che caschi un ponte? Smettiamola”, lasciando allibiti i presentatori del programma. La sortita ha provocato in tutta Italia e a tutti i livelli una ondata, o meglio uno tsunami, di indignazione.

Il cinismo e la superficialità con cui sono stati  liquidati 43 morti, vittime innocenti semmai di colpe altrui sono oggetto da 24 ori da impennate di dichiarazioni polemiche. Tra l’altro è stato ricordato che Oliviero Toscani ha lavorato sempre per conto della famiglia Benetton che controlla le società che gestiscono le autostrade. Il tema della revoca è tornato in ballo a livello governativo, ma, a onore del vero, c’è stata, oltre che della associazione delle vittime del ponte Morandi, anche una vibrata levata di scudi da parte di tutti i partiti e movimenti, dalla destra alla sinistra, sia in Liguria sia a livello nazionale.

Alessandro Benetton che fa parte della famiglia imprenditoriale ma che è fuori per attività autonome dal sistema di gestione delle autostrade ha preso pubblicamente le distanze da Oliviero Toscani. Da parte di partiti e di istituzioni è stato chiesto a gran voce di ritirare al livello istituzionale e promozionale qualunque sponsorizzazione pubblica ad attività, mostre, meeting e iniziative che vedano in qualche modo presente Oliviero Toscani.

E’ una ammonizione anche per eventuali imprese o marchi che in passato hanno utilizzato la sua attività di fotografo e di comunicatore. La sortita, volgare e sciocca, non ha trovato giustificazioni e, per molti aspetti, è ricaduta psicologicamente in maniera negativa anche sulla Società Autostrade, per dirla tutta nel momento peggiore.