L’India accelera sul solare, il boom dello storage cambia il mercato dell’energia

di Andy Woodrook

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L’India accelera sul solare, il boom dello storage cambia il mercato dell’energia

Il calo drastico dei costi dello storage sta rivoluzionando il futuro del solare, trasformandolo da fonte intermittente a pilastro stabile del mix energetico. Secondo quanto riportato da SaurEnergy.com, l’India, che ha già superato gli obiettivi di capacità rinnovabile, vede nelle batterie un alleato strategico per consolidare la propria transizione energetica.

Crescita solare – Negli ultimi dieci anni l’India è passata da poco più di 2 gigawatt a quasi 125 GW di capacità solare installata. Il governo ha raggiunto con quattro anni di anticipo il traguardo del 40% di capacità rinnovabile sul totale. Tuttavia, la nuova sfida è rendere questa crescita sostenibile e affidabile. La riduzione dei costi delle batterie al litio, in particolare della tecnologia LFP, apre la strada a un solare più competitivo e programmabile.

Dichiarazioni – CK Thakur, CEO globale di Sterling and Wilson Renewable Group, ha spiegato a SaurEnergy.com: “Il costo dello storage a batterie è sceso da 10 lakh a circa 2,5 lakh di rupie per megawatt al mese, rendendolo più accessibile che mai”. Nonostante una capacità installata di soli 205 MW, il Paese ha già in pipeline 3,3 GW di progetti e altri 12,5 GW in fase di gara. L’obiettivo al 2032 è raggiungere 74 GW di capacità di storage, sostenuti anche dal programma di Viability Gap Funding che destina 5.400 crore di rupie a 30 GWh di nuovi impianti.

Mercato in evoluzione – Il crollo dei prezzi delle batterie è globale: secondo BloombergNEF, i costi medi sono passati da oltre 1.200 dollari/kWh nel 2010 a circa 140 dollari nel 2023, con proiezioni sotto i 100 dollari entro il 2026. In Cina, leader mondiale nella produzione, questa soglia è già stata superata. La combinazione tra solare e storage si sta affermando come opzione strategica in mercati che puntano alla stabilità e alla competitività.

Capacità aggiuntiva – Le gare d’appalto della Solar Energy Corporation of India mostrano prezzi sempre più bassi per progetti ibridi. Akshay Hiranandani, CEO di Serentica Renewables, ha dichiarato a SaurEnergy.com: “Il nostro obiettivo è fornire energia rinnovabile round-the-clock e l’abbattimento dei costi delle batterie lo rende possibile. Abbiamo in sviluppo oltre 4.500 MWh di storage integrato nei prossimi progetti”. Alcuni stati, come Kerala, prevedono già l’obbligo di batterie per impianti domestici oltre i 5 kW.

Contesto globale – Il trend non riguarda solo l’India. In Cina la capacità di storage ha superato i 100 GW nella prima metà del 2025. Negli Stati Uniti la capacità di batterie utility scale è a quota 26 GW, mentre l’Australia ha puntato sulle cosiddette “Big Battery”, oggi in continua espansione. Anche Arabia Saudita ha accelerato grazie ai minori costi, con 2,5 GWh di capacità installata nell’ultimo anno e 40 GW di solare previsti entro il 2030.

Politiche pubbliche – In India il Piano nazionale per l’elettricità prevede 51 GW di storage entro il 2032. Il governo sostiene lo sviluppo attraverso incentivi alla produzione locale di batterie e schemi di finanziamento mirati. Sono in discussione norme che imporrebbero a ogni nuovo progetto solare almeno due ore di capacità di accumulo pari al 10% della potenza installata.

Nuove tecnologie – Oltre al litio, stanno emergendo soluzioni alternative come sodio-ion, batterie a ferro-aria e sistemi a flusso. Parallelamente, software e intelligenza artificiale ottimizzano l’uso delle batterie, prevedendo domanda, meteo e prezzi.

Sfide – Restano criticità legate alla dipendenza dalle importazioni di materie prime, all’incertezza regolatoria e ai modelli di finanziamento. Nonostante ciò, il mercato indiano ha invertito il trend negativo dei precedenti anni, quando molti bandi venivano cancellati. Nel 2025 la capacità di storage BESS dovrebbe superare 2 GWh, portando quella complessiva, inclusi gli impianti idroelettrici di pompaggio, oltre 8 GWh.

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