L’assurda e imbarazzante opposizione al vaccino

di Paolo Lingua

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L’assurda e imbarazzante opposizione al vaccino

 Lo sciopero di due giorni nel porto e il blocco all’accesso su due valichi hanno ormai un suono assurdo e sembrano frutto di forme di arroganza anarchica e di contestazione a testa bassa, senza alcun senso. Non si capisce perché coloro i quali rifiutano di vaccinarsi, vorrebbero però che i tamponi fossero fatti loro gratis.  Una contestazione che non ha radici logiche né politiche e che nulla ha a che fare con la concezione della democrazia che passa in primo luogo dal rispetto  degli altri. Arroganza, irrazionalità, prepotenza di piazza si mescolano senza alcun riferimento a quella che, in realtà, la democrazia che è descritta con precisione anche nella nostra Costituzione. La situazione di Genova è imbarazzante, così come lo è stata la vicenda di Trieste e di altre zone d’Italia. In realtà, il “green pass” è lo strumento civile che consente di lavorare in ogni luogo nel rispetto di se stessi e degli altri. Un concetto che il 90% degli italiani ha sostanzialmente accettato mentre una minoranza, dominata da una visione assurda della società, lo rifiuta o, forse meglio, strumentalizza nella speranza di dar vita a partiti o movimenti da portare al voto.

L’assurdo della vicenda della contestazione dei “no vax” e dei “no green pass” (che alla fine dei conti è la stessa cosa) è che la contestazione in atto, all’interno d’un “popolino” dalle idee confuse e dominato dalla disinformazione e dall’ignoranza, vede in prima fila, senza contrasti tra loro, esponenti anarchici, della sinistra rivoluzionaria, fascisti e persino neonazisti.  A Milano, nei giorni scorsi, Un piccolo bagno di folla ,era guidato da Paolo Maurizio Ferrari, 76 anni, un ex brigatista che ha trascorso 30 anni in carcere per una serie di gravi reati. Accanto a lui esponenti e militanti della associazione  dei Dodici Raggi, di estrema destra e altri gruppuscoli non solo neofascisti ma addirittura neonazisti. Molti dei loro esponenti sono già stati denunciati e alcuni anche già arrestati. L’affresco dei contestatori del vaccino e dei documenti di garanzia, se non rappresentasse un aspetto serio e preoccupante del nostro contesto sociale, presenta indubbiamente una realtà assurda e bizzarra anche dal punto di vista politico e ideologico.

E’ una segno e, di fatto, una prova ulteriore, d’un decadimento anche della lucidità politica. Un tempo sarebbe stato assurdo vedere schierati insieme estremisti di destra e di sinistra . E’ il segno d’una confusione mentale estrema che unisce chi, per tutta una serie di motivi, non riesce a vivere o a reggere lungo i binari di comportamenti logici, democratici ed ispirati al comune buonsenso. E’ ormai dimostrato che soltanto la crescita a tutti i livelli della vaccinazione è in gradi di frenare i contagi e le infezioni e , comunque, di rendere, in casi limite, molto leggeri gli effetti d’una ricaduta del Covid. L’Italia ne è l’esempio per eccellenza nei paesi occidentali. Lo dimostra la ricaduta di infezioni in Inghilterra dove si conta di tornare a restrizioni e a imporre il “green pass”. Non stanno in piedi le affermazioni assurde di chi afferma che i vaccini sono un’arma razzista e che possono portare a mutazioni del gene.

Siamo alle prese con la fantascienza e con affermazioni assurde di cui di eravamo dimenticati quado erano state rimosse le teorie delle fantasiose e disastrose cure alternative ai tumori.  Il procedere della scienza, quella vera, è a piccoli passi e con continue sperimentazioni che poi portano a risultati ottimali: nell’ultimo secolo una quantità di malattie sono state domate e annullate grazie ai vaccini. E ora si apre la strada alla terza vaccinazione per str9ingere sempre più il campo della diffusione del Covid. Appare paradossale pensare di battere la pandemia con l’ideologia delle ultrasconfitte Brigate Rosse o da dottrine deliranti come il fascismo e il nazismo sulle quali la storia  ha già posto a tempo la pietra tombale.