Italia ancora indietro nella transizione, quasi la metà delle auto è Euro 4 o inferiore

di Simone Galdi

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Nel 2024 oltre 18 milioni di vetture ad alta emissione ancora in circolazione, il Sud in ritardo su elettrico e ibrido

Italia ancora indietro nella transizione, quasi la metà delle auto è Euro 4 o inferiore

Nel 2024 il parco auto italiano resta ampiamente arretrato in termini di emissioni: il 44,5% delle vetture appartiene ancora a classi ambientali Euro 4 o inferiori. Solo lo 0,8% delle auto circolanti è elettrico, mentre più di quattro su dieci hanno almeno 15 anni. Il quadro, elaborato dal Centro Studi di AutoScout24 su dati ACI, evidenzia forti divari territoriali e l’urgenza di politiche più incisive.

Parco obsoleto – In Italia sono ancora 18,4 milioni le autovetture Euro 0, 1, 2, 3 o 4, pari al 44,5% del totale circolante. Di queste, oltre 4,28 milioni rientrano nelle categorie più inquinanti (Euro 0 e 1), che rappresentano il 10,3%. Il parco auto nazionale soffre anche in termini di età: il 42,4% delle vetture ha 15 anni o più, corrispondente a 17,53 milioni di unità.

Elettrico – Nonostante un incremento del +103,2% rispetto al 2023, le auto elettriche in circolazione restano marginali e si attestano allo 0,8% del totale. Una quota ancora troppo bassa per incidere in maniera significativa sul processo di decarbonizzazione della mobilità. Le ibride ed elettriche insieme raggiungono appena il 7,7% a livello nazionale.

Divari territoriali – I dati mostrano differenze marcate tra Nord e Sud. Le regioni più virtuose sono la Valle d’Aosta e il Trentino-Alto Adige, dove le vetture ibride ed elettriche rappresentano rispettivamente il 25,7% e il 22,1% del totale. In coda ci sono la Campania (2,8%), il Molise e la Sicilia (entrambe al 3,1%). Il Trentino-Alto Adige è anche la regione con la quota più alta di auto completamente elettriche (2,8%).

Classe ambientale – La Calabria guida la classifica delle regioni con il parco auto più inquinante: il 61,7% delle vetture ha classe di emissione Euro 4 o inferiore. Seguono Sicilia (61,1%) e Campania (60,2%). Le regioni con la percentuale più bassa sono Valle d’Aosta (16,4%) e Trentino-Alto Adige (19,3%).

Mercato digitale – Il canale online può contribuire allo svecchiamento. Su AutoScout24, il 57% delle auto in vendita è Euro 6, il 21% è ibrido o elettrico, e quasi sei vetture su dieci hanno meno di cinque anni. Secondo il Centro Studi, “il digitale consente ai consumatori di accedere con maggiore facilità a veicoli più moderni e meno inquinanti, anche nel mercato dell’usato”.

Strategie – Per ridurre le emissioni e ammodernare il parco auto, gli esperti suggeriscono un approccio multiplo: incentivi all’acquisto, promozione dell’usato recente e investimento in infrastrutture di ricarica. “Non basta puntare solo sull’elettrico: servono soluzioni che includano anche veicoli tradizionali di ultima generazione”, si legge nell’analisi.

Distribuzione – A livello numerico, le regioni con il maggior numero di vetture Euro 0-4 sono Lombardia (2,27 milioni), Campania (2,24 milioni) e Sicilia (2,14 milioni). In termini relativi, però, è il Sud a mostrare la maggiore incidenza di auto obsolete sul totale del parco circolante.

Urgenza – I dati, diffusi in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, segnalano che il processo di transizione verso una mobilità a basse emissioni in Italia è ancora lento e disomogeneo. Le politiche finora adottate non hanno prodotto un cambio di passo sufficiente a colmare il divario con gli obiettivi ambientali fissati a livello europeo.

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