Iren: 183 nuove assunzioni negli ultimi 5 anni a Genova
di Redazione
Presentato il bilancio di sostenibilità per il 2019 Il presidente Boero: "La responsabilità sociale di impresa sta assumendo sempre più importanza"
Quasi 72 milioni di dividendi distribuiti al socio Genova negli ultimi 5 anni e 183 nuove assunzioni nel quinquennio sotto la lanterna. Sono alcuni dei contenuti nel Bilancio di Sostenibilità 2019 di Iren che rendiconta le performance economiche, ambientali e sociali del Gruppo e rappresenta uno strumento di monitoraggio degli obiettivi del Piano Industriale al 2024, che integra la sostenibilità tra i pilastri strategici di sviluppo e costituisce un’occasione di confronto partecipato con il territorio e tutti gli stakeholder.
“La responsabilità sociale di impresa sta assumendo sempre più importanza per la competitività delle imprese” – ha dichiarato il Presidente Renato Boero – “Forti di questa consapevolezza abbiamo confermato la sostenibilità come un pilastro strategico del piano industriale del Gruppo al 2024 e ben 2 miliardi di investimenti su 3,3 complessivi previsti in arco piano sarà indirizzato a investimenti in sostenibilità che porteranno al 35% la percentuale di veicoli elettrici sul totale della flotta, a una riduzione di 5 punti percentuali delle perdite idriche, a un aumento dell’8% della percentuale della raccolta differenziata pro-capite, a 1,5 milione di contatori elettronici installati su gas, acqua, energia elettrica e a 200 milioni di euro di investimenti nell’efficienza energetica. In questo scenario, il Green New Deal lanciato dall’Unione Europea rappresenta la direzione da seguire: investire in sostenibilità oggi è la chiave per accelerare la ripresa economica del Paese”.
Per quanto riguarda le risorse idriche, oltre il 50% delle reti idriche gestite dal Gruppo è stata distrettualizzata, incrementando pertanto l’efficacia e l’efficienza gestionale delle stesse. Impatto diretto di tale distrettualizzazione è la riduzione delle perdite di rete e allo stesso tempo un decremento dei prelievi di acqua potabile dall’ambiente. In provincia di Genova, dove il Gruppo gestisce 298 impianti di depurazione, Iren serve quasi 950.000 abitanti nel servizio acquedotto e complessivamente 1,5 milioni in tutta la Liguria, con oltre 1.100 parametri analizzati al giorno sulla qualità dell’acqua.
E’ proseguito il percorso che pone sempre più al centro dell’attività aziendale le persone: nel corso del 2019 sono state incrementate del 4% le ore di formazione pro capite ai dipendenti ed è proseguito un piano di recruitment di giovani ed esperti incrementando l’occupazione diretta del 3% rispetto a fine 2018, escludendo l’incremento derivante da operazioni di consolidamento. Negli ultimi 5 anni, il Gruppo ha assunto 183 persone in provincia di Genova, dove a fine 2019 lavoravano 1.040 dipendenti. 9.500 studenti e 159 scuole della provincia sono stati coinvolti negli ultimi due anni in iniziative di educazione alla sostenibilità.
“L’approccio integrato e strategico alla responsabilità sociale di impresa – sottolinea il Vice Presidente, Moris Ferretti, titolare delle deleghe di Corporate Social Responsibility – è alla base del nostro Piano Industriale al 2024 che impegna il Gruppo a giocare un ruolo proattivo verso le comunità e l’ambiente con un’attenzione crescente all’efficienza energetica e alla realizzazione di città sempre più resilienti. Crediamo che il quadro dei risultati presentati nel Bilancio di Sostenibilità 2019 abbia molteplici valenze prospettiche poichè conferma la nostra capacità di creare valore per gli stakeholder – con cui manteniamo uno stretto e continuativo rapporto di collaborazione anche attraverso i Comitati Territoriali – e dimostra il nostro reale contributo agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu al 2030 e di altre politiche nazionali”.
Una vicinanza ai territori che si traduce nella qualità dei servizi erogati, con il 99,9% della rete gas ispezionata nella provincia di Genova, in ordini emessi negli ultimi 10 anni nella provincia per 611 milioni di euro, di cui quasi 37 milioni di euro nel 2019 (oltre 53 milioni in tutta la Liguria). Sotto la lanterna, nel 2019 il Gruppo ha sostenuto progetti ambientali, culturali, sociali, sportivi per 3,4 milioni di euro (quasi 14 milioni di euro nell’ultimo quinquennio nell’area ligure) e negli ultimi 5 anni ha distribuito dividendi per circa 71,6 milioni di euro agli azionisti pubblici del territorio.
È stato confermato il costante impegno del Gruppo nella decarbonizzazione: al 31 dicembre 2019, Iren ha infatti conseguito una riduzione dell’1,7% dell’intensità carbonica e un incremento dell’energia risparmiata del 7% grazie a un mix produttivo basato su impianti ad alta efficienza, unitamente allo sviluppo di molteplici iniziative, connesse in particolar modo agli accumulatori di energia termica, al recupero di materia dai rifiuti differenziati, a specifici progetti di efficienza energetica. Nel 2019 in provincia di Genova Iren ha prodotto 94 GWh di energia da fonti rinnovabili o assimilate, pari al fabbisogno di quasi 35.000 famiglie.
Continua l’impegno di Iren verso la realizzazione di città sempre più resilienti con l’incremento del numero dei veicoli ecologici utilizzati per espletare le attività aziendali a oggi pari a 890 (16% della totale flotta aziendale) e nel sempre più ricco panorama di offerte legate all’e-mobility a disposizione dei clienti. Nel corso del 2019 sono proseguiti gli investimenti volti a incrementare la volumetria teleriscaldata che si attesta a 95 milioni di mc, consentendo un miglioramento della qualità dell’aria nei territori di riferimento e una riduzione del consumo di gas ed elettricità.
Infine, sul fronte dell’economia circolare, grazie a operazioni di consolidamento, nel 2019 il Gruppo ha quasi raddoppiato la capacità di trattamento di rifiuti nei propri impianti in linea con quanto annunciato nel piano industriale. Inoltre, l’estensione del sistema di raccolta porta a porta ha consentito un ulteriore incremento del livello di raccolta differenziata nel bacino servito dal Gruppo che si attesta a 67,3%, con grandi aree territoriali di eccellenza che superano l’80%.
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