Inutili e sterili le risse tra estrema destra ed estrema sinistra

di Paolo Lingua

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Il Punto di Paolo Lingua

Inutili e sterili le risse tra estrema destra ed estrema sinistra
La minirissa tra frammenti di estrema destra ed estrema sinistra stamani tra Brignole e piazza della Vittoria, risolta per fortuna senza gravi danni alle cose e alle persone, è l’esempio d’una inutile e sterile polemica forzatamente montata tra gruppuscoli che poi, sul piano elettorale, contano poco o nulla. Il che dimostra che non smuovono l’opinione pubblica. In effetti – ma il discorso va oltre Genova e va esteso a tutta l’Italia dove di tanto in tanto avvengono eventi simili – i gruppuscoli estremi riescono a muovere solo poche centinaia di persone, a volte anche meno, perché alla fin dei conti i partiti maggiori, sia pure con valutazioni storiche e politiche differenti, non scendono in massa in piazza alla ricerca dello scontro. La guerra è finita, così come il fascismo, nel 1945 e, tutto sommato, fecero bene i vincitori di tutte le parti politiche a chiudere una partita anche sul piano processuale nel giro di boa di due anni mentre veniva varata la Costituzione. Non va dimenticato che la famosa e tanto discussa amnistia che coinvolgeva tutti gli aspetti della Resistenza e della Repubblica Sociale chiuse necessariamente un capitolo doloroso: la vollero democristiani, socialisti e comunisti quando Alcide De Gasperi era presidente del consiglio e Palmiro Togliatti ministro guardasigilli. La storia aveva già dato il suo giudizio generale con la sconfitta e la condanna del fascismo e del nazismo, ma c’erano stati eccessi, extra lotta politica, da tutte le parti. Era meglio – saggio non cinico – chiudere tutto. Oggi, piaccia o non piaccia, il 25 aprile è la festa di tutti, di tutta la Nazione, così come altre date come il 2 giugno, Festa della Repubblica e il 4 novembre, festa della vittoria della Prima Guerra Mondiale e della raggiunta unità della Nazionale italiana. In quella occasione nessuno oggi rinfocola un odio tra italiani e austriaci (che non esiste), così come nessuno riaccende eventuali polemiche tra tutti gli stati europei protagonisti diretti e indiretti della Seconda Guerra Mondiale. E’ quindi marginale, anche se si devono evitare risse, violenze, volgarità e odi che per molti aspetti sono superficiali e strumentali e vissuti senza la serenità di chi sa leggere la storia. Tutti i morti meritano rispetto e pietà e la loro triste vicenda personale (e anche ideologica) non può essere strumentalizzata ai fini della politica di tutti i giorni. Non è accettabile quindi che le forze dell’ordine si mettano a rischio per contenere gli eccessi di poche centinaia, e anche meno, di estremisti, siano essi Casa Pound o i centri sociali, movimenti senza alcuna presa elettorale o nell’opinione pubblica. Ma è anche inutile e dannoso, e non si sa neppure con quali risultati o presunti vantaggi, che i partiti maggiori, sia pure senza violenza ma lanciando inutili e sconclusionati messaggi sui social e durante manifestazioni o eventi che hanno altri contenuti, tentino una rilettura strumentalizzata della storia, all’insegna della superficialità e dell’incultura. Oggi i problemi veri sono ben altri ne riguardano soprattutto l’economia, le crisi imprenditoriali, la disoccupazione giovanile, la crisi degli investimenti, i disequilibri tra le diverse parti del mondo. Ma spesso, maggioranze ed opposizioni, si dimostrano impotenti di fronte ai gravi problemi di attualità, mentre è più facile scagliare raffiche di slogan sovente senza senso su un passato ormai chiuso e suggellato dai fatti e quindi dalla storia. Ecco la radiografia dell'inutile e malinconica manifestazione di questa mattina a Genova, tra cittadini bloccati assurdamente nel traffico e ingenti spiegamenti di forze dell’ordine impegnate a impedire e a prevenite disastri e lutti. Occorre rivolgere le migliori energie  dei giovani verso altri obiettivi, anche nel loro interesse.

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